I farmaci dell'apparato respiratorio sono quei farmaci che vengono impiegati per permettere una buona respirazione e risolvere – per quanto possibile – le patologie respiratorie. A seconda della patologia trattata, i farmaci dell'apparato respiratorio possono essere divisi in:
Farmaci broncodilatatori (per il trattamento dell'asma e delle patologie polmonari respiratorie croniche). A loro volta sono classificabili in:
- simpaticomimetici ß-adrenergici: funzionano come antagonisti della broncocostrizione causata da numerosi stimoli (rilassano la muscolatura bronchiale). Sono i farmaci più largamente prescritti. Albuterolo, terbutalina e fenoterolo hanno azione breve (2-3 ore). Salmeterolo, aformoterolo e bambuterolo hanno invece azione lunga (fino a 15 ore).
- anticolinergici: impediscono la stimolazione dei recettori sulla muscolatura liscia bronchiale. Non prevengono tutti i tipi di broncospasmo, ma sono particolarmente efficaci contro quello causato da sostanze irritanti. Sono: ipratropio bromuro (via inalatoria), ossitropio bromuro (via inalatoria) e atropina (somministrazione sistemica).
- metilxantine: largamente usate nella terapia dell'asma a partire da fine 1800. Hanno breve emivita, ma è possibile somministrare preparazioni a rilascio lento che mantengono concentrazioni plasmatiche efficaci anche per 16-18 ore.
- inibitori del rilascio dei mediatori mastocitari: inibiscono la liberazione dei mediatori contenuti nei mastociti e rallentano l'attività di altre cellule infiammatorie. Vengono utilizzati per la profilassi degli attacchi di asma. Il sodio cromolin (cromoglicato sodico) e il sodio nedocromil vengono utilizzati tramite inalazione; il chetotifene tramite via orale.
- antinfiammatoristeroidei: sono i farmaci antinfiammatori più utilizzati per la terapia del processo infiammatorio cronico presente alla base dell'asma. Inibiscono l'infiltrazione delle cellule infiammatorie e la loro capacità di produrre e liberare i mediatori infiammatori. Beclometasone, budesonide e fluticasone vengono usati per la profilassi mediante inalazione. Prednisone, metilprednisolone e prednisolone vengono usati per via orale contro l'asma bronchiale grave.
- antagonisti dei recettori dei leucotrieni (mediatori infiammatori): farmaci innovativi ancora in fase di valutazione per l'utilità effettiva nella terapia dell'asma. Nel complesso sembrano avere un effetto modesto.
Farmaci anti-tosse, a loro volta classificabili in:
- mucolitici: sono sostanze utilizzate per fluidificare l'espettorato viscoso e per migliorarne l'espettorazione (acetilcisteina, carbocisteina, metilcisteina, mesna e stepronina);
- farmaci che agiscono a livellonervoso: sostanze oppiacee come morfina, eroina e codeina inibiscono efficacemente il centro nervoso connesso con la tosse. La codeina è stata a lungo utilizzata negli sciroppi anti-tosse.
Farmaci anti-rinite, a loro volta classificabili in:
- agonisti α-adrenergici: farmaci attivi direttamente (agonisti diretti) o indirettamente (agonisti indiretti) sui recettori adrenergici α, presenti soprattutto sulla membrana delle fibre muscolari lisce;
- antistaminiciH1: agiscono come antagonisti degli effetti farmacologici dell'istamina bloccandone i recettori H1 (difenidramina, clorfeniramina, pirilamina, tripelennamina, idrossizina, clorciclizina, prometazina);
- cromoglicato (sodio cromoglicato): agisce come antagonista degli effetti farmacologici dell'istamina inibendone la liberazione
Come si assumono i farmaci dell'apparato respiratorio?
I farmaci dell'apparato respiratorio sono commercializzati sotto forma di compresse, capsule, sciroppi o sospensioni da assumere per via orale, oppure sotto forma di soluzioni per iniezioni. Devono sempre essere utilizzati dietro prescrizione medica e seguendo strettamente le indicazioni riguardo alla posologia e alle modalità di assunzione. Non farlo potrebbe ridurre l'assorbimento del farmaco o rendere inutile il trattamento e mettere anche a rischio la propria salute.
Controindicazioni dei farmaci dell'apparato respiratorio
I farmaci dell'apparato respiratorio sono molti e di diversi tipi e, come visto, agiscono su meccanismi anche molto differenti tra loro. Possono dunque dar vita a diversi effetti collaterali, che possono variare anche in base al dosaggio. In generale, comunque, l'assunzione di questi farmaci può portare a:
- disturbi gastrointestinali: nausea, vomito, stitichezza;
- disturbi dermatologici: eruzioni cutanee, irritazione della mucosa della gola;
- disturbi muscolo-scheletrici: crampi muscolari;
- disturbi cardiaci: palpitazioni, aritmia, tachicardia;
- disturbi centrali: ipotensione, problemi di sonno, mal di testa, nervosismo, tremore, irrequietezza, vertigini, convulsioni;
In gravidanza e allattamento la somministrazione di farmaci per l'apparato respiratorio richiede un'attenta valutazione dei benefici clinici per la mamma e dei rischi potenziali per il nascituro. Controindicazioni sussistono in caso di pazienti anziani con fragilità, cardiopatie, epatopatie, ipertiroidismo, diabete.
I principali farmaci dell'apparato respiratorio sono:
- Acetilcisteina
- Aminofillina
- Beclometasone
- Bromexina
- Budesonide
- Fenilefrina
- Ipratropio
- Levodropropizina
- Lisozima fenolpropamina tonzilamina
- Montelukast
- Omalizumab
- Ombroxolo
- Orciprenalina
- Ossimetazolina
- Ossitropio
- Roflumilast
- Salbutamolo
- Teofillina
- Terbutalina
- Tiotropio
- Xilometazina
- Zafirlukast
- Zileuton