La visita tricologica è utile per individuare eventuali anomalie a carico del cuoio capelluto e dei capelli, la cui possibile conseguenza è la perdita dei capelli. Viene svolta dallo specialista dermatologo che, una volta valutato e diagnosticato il disturbo, imposterà la terapia più idonea a risolverlo.
A cosa serve la visita tricologica?
La visita tricologica serve a tutti quei pazienti interessati da patologie della cute e dei capelli, come:
- calvizie
- alopecia areata
- alopecia androgenetica
- dermatite seborroica
- psoriasi
- follicolite
- capelli fragili;
- cute e capelli secchi
- cute e capelli grassi
- forfora.
Come si svolge la visita tricologica?
In un primo momento il dermatologo raccoglie le informazioni relative alla storia clinica e alle abitudini della persona, quali: eventuali patologie presenti o pregresse, stile di vita, alimentazione, informazioni sulla storia clinica dei familiari (anamnesi). Dunque, procederà a esaminare il cuoio capelluto e i capelli, grazie all’ausilio di una lampada dermatologica con ingrandimento (esame obiettivo). A questa prima ispezione visiva, se il disturbo comporta la perdita dei capelli, lo specialista effettuerà anche dei test manuali, come il wash test e il pull test e valuterà l’eventualità di eseguire l’esame microscopico del capello (tricogramma) e/o la videodermatoscopia, che consente di avere una visione più accurata e ingrandita dello stato della cute.
Sono previste norme di preparazione?
No, non sono previste norme di preparazione.
Per consultare eventuali norme di preparazione all’esame, è possibile visitare la pagina dedicata (cliccando qui).
La visita tricologica è utile per individuare eventuali anomalie a carico del cuoio capelluto e dei capelli, la cui possibile conseguenza è la perdita dei capelli.