Che cos’è la visita ortopedica pediatrica?
La visita ortopedica pediatrica è un controllo effettuato subito dopo la nascita e che può essere ripetuto durante l’infanzia per escludere, prevenire, diagnosticare o monitorare patologie a carico dell’apparato locomotore (ossa, articolazioni e muscoli).
A cosa serve la visita ortopedica pediatrica?
Subito dopo la nascita il pediatra o il neonatologo controllano il neonato e, se necessario, lo indirizzano a una visita ortopedica per verificare la presenza di deformità complesse degli arti inferiori e superiori (deformità in varo-in valgo, problemi di deformità rotazionali, mancata formazione congenita di segmenti muscoloscheletrici), per l’inquadramento dei problemi ortopedici associati a sindromi genetiche, per patologie a carico dei piedi dei bambini (piede piatto, cavo, torto) o per le malformazioni congenite delle grandi articolazioni, come l’anca e il ginocchio.
In Humanitas è attivo inoltre un servizio di ecografia neonatale delle anche che permette, nella stessa sede e momento, di diagnosticare eventuali patologie tramite metodica non invasiva come l’ecografia, sempre associata a una valutazione globale del neonato.
Come si svolge la visita ortopedica pediatrica?
La visita ortopedica pediatrica prevede l’anamnesi familiare (cioè la raccolta di informazioni sulla presenza di problemi ortopedici nei genitori) e, nel caso delle visite neonatali, la raccolta di informazioni sulla gravidanza, sul parto e sui primi momenti dopo la nascita. Già nella visita postnatale vengono inoltre valutate eventuali deformità nella forma del piede, nell’allineamento delle gambe e delle braccia e nella colonna vertebrale.
Sono previste norme di preparazione?
Si invita a portare con sé eventuali referti di visite e analisi precedenti.
Visita di Ortopedia pediatrica per problemi di origine neuromuscolare
In Humanitas, l’Unità Operativa di Ortopedia pediatrica si occupa anche di studiare i problemi ortopedici secondari a disturbi di origine neuromuscolare, con particolare riferimento alla paralisi cerebrale infantile (PCI) e alla spina bifida (SB) e alle distrofie muscolari (DM).