Che cos’è la visita onco-ematologica?
La visita onco-ematologica è deputata alla diagnosi, al controllo e alla cura di malattie a carico del sistema emopoietico, come leucemie acute e croniche, sindromi mielodisplastiche, malattie mieloproliferative croniche, linfomi (linfomi di Hodgkin e non-Hodgkin) e mieloma.
In genere, viene prescritta dal medico di medicina generale laddove sospetti la presenza di un tumore del sangue.
A cosa serve la visita onco-ematologica?
La visita onco-ematologica permette di diagnosticare, monitorare e curare i tumori del sangue come leucemie acute e cromiche, sindromi mielodisplastiche, malattie mieloproliferative croniche, linfomi (linfomi di Hodgkin e non-Hodgkin) e mieloma.
La visita permette inoltre di controllare l’evoluzione della malattia.
Come si svolge la visita onco-ematologica?
La visita si apre con una fase di anamnesi in cui lo specialista ematologo raccoglie il maggior numero di informazioni sulla storia e sullo stile di vita dell’assistito: alimentazione, vizio del fumo, livello di attività fisica e di sedentarietà, eventuali patologie, interventi precedenti, casi in famiglia di patologie onco-ematologiche, assunzione di farmaci.
Si passa poi alla visita clinica che può durare tra 20 e 40 minuti durante la quale l’ematologo procede alla palpazione dell’addome, all’auscultazione del cuore e dei polmoni, e verifica la presenza di eventuali linfonodi ingrossati.
Lo specialista provvede a esaminare gli esami precedenti o a prescriverne, quando necessari, di nuovi per effettuare una diagnosi, impostare la terapia più adatta o per avviare a cure specializzate.
Sono previste norme di preparazione?
Il paziente è invitato a portare con sé la propria documentazione clinica e i referti di eventuali esami effettuati.
Per consultare eventuali norme di preparazione alla visita, è possibile visitare la pagina dedicata (cliccando qui).