La visita oculistica è un esame utile alla diagnosi, esclusione o monitoraggio di difetti visivi, disturbi e patologie degli occhi. Eseguita da uno specialista oculista, la visita oculistica per chirurgia refrattiva, consente la valutazione delle condizioni di salute degli occhi e la presenza o l’assenza dei presupposti per effettuare un intervento di chirurgia refrattiva con laser a eccimeri, un intervento che consente di correggere i difetti di refrazione, come miopia, astigmatismo o ipermetropia.
I difetti di refrazione sono disturbi destramente comuni, che impediscono di mettere a fuoco in maniera corretta gli oggetti che ci circondano e che comportano l’utilizzo di occhiali o lenti a contatto. La chirurgia refrattiva rimodella la cornea per correggere il difetto visivo e consente così di recuperare a lungo termine una vista adeguata. Il laser a eccimeri utilizzato in Humanitas per la chirurgia refrattiva è tra i laser più precisi al mondo e consente di rimuovere istantaneamente e in maniera non invasiva microscopiche parti di tessuto rimodellando la curvatura corneale.
A cosa serve la visita oculistica per chirurgia refrattiva?
La visita serve a valutare l’idoneità del paziente all’intervento di chirurgia refrattiva.
Non tutti i pazienti interessati da difetti di refrazione, infatti, sono idonei alla chirurgia refrattiva: il laser a eccimeri può essere usato su 6-7 pazienti circa ogni 10, mentre il 30-40% di pazienti rimanenti non risulta idoneo. In generale, per accedere alla chirurgia refrattiva il difetto visivo deve risultare stabile da almeno un anno e il paziente deve avere raggiunto la maggiore età.
Per valutare l’idoneità del paziente alla chirurgia refrattiva, lo specialista ricorre a una visita clinica approfondita e a una serie di esami specifici.
In presenza di dubbi sull’idoneità all’intervento, il paziente viene sottoposto a uno studio della durata di 1, 2 o 3 anni per valutare possibili modifiche dei parametri corneali.
Sono previste norme di preparazione all’esame?
È utile che il paziente porti con sé eventuali referti di visite o esami svolti in precedenza.
Per consultare eventuali norme di preparazione alla visita, è possibile visitare la pagina dedicata (cliccando qui).
Quali pazienti possono effettuare la visita oculistica per chirurgia refrattiva?
La visita oculistica per chirurgia refrattiva è indicata a quei pazienti che presentano difetti di rifrazione come miopia, astigmatismo o ipermetropia, che possono essere corretti con la chirurgia refrattiva con laser a eccimeri. Si tratta di soggetti sani con difetti visivi, che utilizzano abitualmente occhiali o lenti a contatto ma desiderano migliorare la propria vista e, di conseguenza, anche la qualità di vita.
La visita oculistica per chirurgia refrattiva è dolorosa o pericolosa?
No, la visita oculistica per refrattiva non è né dolorosa né pericolosa.
Come funziona la visita oculistica per chirurgia refrattiva?
La visita oculistica per chirurgia refrattiva inizia con l’anamnesi del paziente, in cui l’oculista raccoglie le informazioni sul paziente, come eventuali sintomi riportati, la sua storia clinica e la sua storia famigliare. In seguito vengono effettuati alcuni test per valutare se il paziente sia o meno idoneo a procedere con l’intervento di chirurgia refrattiva.
Oltre alla misurazione della vista, gli esami principali sono:
- topografia corneale, che mappa la curvatura della cornea per rilevarne le irregolarità;
- tomografia corneale, che analizza le strutture oculari e corneali tramite scansione dell’occhio per rilevarne le caratteristiche;
- aberrometria, che individua e valuta possibili alterazioni acquisendo le caratteristiche precise dell’occhio del paziente.
Inoltre vengono esaminate le cellule dell’endotelio della cornea, la cornea, il cristallino, la retina e il film lacrimale e viene valutata la mobilità oculare.
Altri test che l’oculista può ritenere utile eseguire sono:
- pupillometria, che studia i movimenti della pupilla e il diametro che assume di notte e di giorno per decidere la dimensione dell’area da trattare;
- conta endoteliale, che valuta lo stato di salute dello stratto più profondo della cornea;
- pachimetria corneale, che misura lo spessore della cornea;
- fonometria, che misura la pressione intraoculare;
- OCT, un esame laser di cornea e retina che è quasi equivalente a un esame istologico ma senza contatto e senza prelevare tessuto;
- esame ortottico-strabologico, che valuta il coordinamento dei due occhi.
La visita specialistica oculistica – refrattiva serve a valutare l’idoneità della persona all’intervento di chirurgia refrattiva, per correggere i difetti di refrazione, come miopia, astigmatismo o ipermetropia.