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Test di Schirmer


Che cos’è il test di Schirmer?

Il test di Schirmer è un test quantitativo del film lacrimale.

Una corretta valutazione della produzione del film lacrimale può essere effettuata solamente esaminando il film lacrimale sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo. Esistono quindi test quantitativi, che valutano la quantità di secrezione basale e/o riflessa e test qualitativi, che valutano la funzionalità e la stabilità del film lacrimale.

Il test quantitativo più comune e importante è il test di Schirmer 1,2 e 3

  • Il test di Schirmer 1 misura la secrezione totale, cioè basale e riflessa.
  • I test di Schirmer 2 e 3 sono variazioni che prevedono l’uso di anestetici locali. 

A che cosa serve il test di Schirmer?

Il test di Schirmer serve a capire quando l’occhio non produce una quantità di film lacrimale ‘sufficiente’. Questa situazione si verifica in caso di sindrome dell’occhio secco e di alcune malattie reumatiche di origine autoimmune, che nei casi più gravi possono comportare l’abrasione o l’ulcerazione della cornea e danni anche permanenti.

I sintomi di una scarsa lacrimazione sono: occhi rossi, irritati, sensibili alla luce, sensazione di corpo estraneo nell’occhio. 

La sindrome dell’occhio secco o sindrome da disfunzione lacrimale è caratterizzata da un’instabilità del film lacrimale che può causare danni alla superficie dell’occhio. Interessa soprattutto le donne ed è più comune dopo i 50 anni. La secchezza dell’occhio può essere dovuta a molte cause, tra cui:

  • l’utilizzo prolungato di lenti a contatto
  • l’utilizzo di alcuni farmaci
  • problemi alle palpebre (es. paralisi del nervo facciale)
  • infiammazione della congiuntiva (congiuntivite) o delle palpebre (blefarite).
  • può essere un effetto collaterale temporaneo di un intervento di chirurgia oftalmica con il laser. 
  • l’uso intensivo del computer, guardare a lungo la televisione o leggere molto possono stimolare o acuire i sintomi.
  • le chemioterapie e la radioterapia della regione testa collo.

Sono previste norme di preparazione?

Non sono previste norme di preparazione.

Per consultare eventuali norme di preparazione all’esame, è possibile visitare la pagina dedicata (cliccando qui).

Chi può effettuare il test di Schirmer?

In genere il test viene prescritto in presenza dei sintomi legati alla sindrome dell’occhio secco:

  • fotofobia, ovvero fastidio alla luce diretta;
  • fastidio all’apertura delle palpebre;
  • sensazione di corpo estraneo sulla superficie oculare;
  • visione confusa;
  • affaticamento visivo;
  • eccessivo rossore.

Ma anche in pazienti con diagnosi di patologie immuno-reumatiche e pazienti in terapia con chemioterapici e terapie radianti. 

Il test di Schirmer è pericoloso o doloroso?

Il test è sicuro, non è invasivo e non è doloroso.

Come funziona il test di Schirmer?

Il test di Schirmer 1 misura la secrezione totale, cioè basale e riflessa. Si esegue introducendo una strisciolina di carta bibula lunga 30-35 mm e larga 5 mm nel fornice congiuntivale inferiore nel lato temporale. Dopo 5 minuti si misura la parte bagnata della striscia escludendo la porzione ripiegata.

Il valore di cut-off è < 5 mm/ 5min: i soggetti con una produzione lacrimale normale otterranno valori compresi tra 10-30 mm; mentre valori uguali o inferiori a 5 mm indicano una condizione di iposecrezione lacrimale.

Test di Schirmer

Il test di Schirmer è un test quantitativo del film lacrimale e serve a capire quando l’occhio non produce una quantità di film lacrimale sufficiente.

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