COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
0282246280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Spirometria


Che cos’è la spirometria?

La spirometria è un test della funzione respiratoria; viene eseguita da personale sanitario con l’ausilio di uno strumento chiamato spirometro in grado di rilevare il volume d’aria che viene inspirato e quello espirato e l’intensità del flusso di respiro. Si tratta di una procedura semplice e non invasiva.

A cosa serve la spirometria?

La spirometria è utile per la diagnosi e il monitoraggio di diverse patologie delle vie aeree legate all’asma, al fumo di sigaretta e ad altre cause. Il risultato dell’esame determina il grado di funzionalità dell’apparato respiratorio, sia in situazione normale che a seguito del trattamento di una patologia respiratoria.

Come funziona la spirometria?

Durante l’esame il personale sanitario chiederà al paziente di effettuare una serie di manovre respiratorie attraverso un boccaglio inserito tra i denti e collegato allo spirometro. 

A seconda del tipo di spirometria al paziente viene richiesto di effettuare diverse tipologie di esercizi respiratori. Esistono infatti diverse tipologie di spirometria, ognuna delle quali può essere utilizzata per scopi diagnostici specifici o per valutare particolari aspetti della funzione polmonare. Alcune delle principali tipologie di spirometria includono:

  • spirometria semplice: è il tipo più comune di spirometria e misura i volumi e i flussi d’aria di base, come la capacità vitale forzata (CVF), il volume espiratorio forzato in un secondo (FEV1) e il rapporto FEV1/CVF.
  • spirometria con test di broncodilatazione: dopo una prima serie di test, al paziente viene somministrato un broncodilatatore (solitamente un farmaco per via inalatoria) per valutare eventuali miglioramenti nella funzione polmonare dopo il suo utilizzo.
  • spirometria globale con tecnica pletismografica: valuta la funzione polmonare in modo avanzato. Il paziente respira all’interno del boccaglio mentre si trova all’interno di una cabina trasparente sigillata, mentre vengono misurati volume e pressione per determinare diversi volumi polmonari.
  • test della diffusione del monossido di carbonio (DLCO): valuta il trasferimento di gas nei polmoni. Il paziente respira un piccolo quantitativo di monossido di carbonio, misurando quanto viene assorbito dai polmoni. Questo fornisce informazioni sulla capacità di scambio gassoso nei polmoni.
  • test di provocazione con metacolina: valuta la reattività delle vie aeree. Il paziente respira metacolina, un agente che provoca la costrizione bronchiale, misurando eventuali cambiamenti nella funzione polmonare.

Solitamente, il risultato dell’esame viene fornito al termine della seduta stessa.

A seconda dell’esame effettuato, la spirometria può durare tra i 10 e i 90 minuti ed è possibile ricominciare le normali attività quotidiane subito dopo. 

Sono previste norme di preparazione?

Per avere un risultato ottimale, bisognerebbe evitare sforzi intensi per almeno i 30 minuti che precedono il test, evitare il fumo di sigaretta per le 24 ore precedenti, evitare di mangiare per le 2 ore e di bere alcolici per 4 ore prima dell’esame. In alcuni casi è necessario sospendere eventuali terapie con broncodilatatori.

Utile, inoltre, indossare indumenti larghi che non comprimono la respirazione.

Per consultare eventuali norme di preparazione all’esame, è possibile visitare la pagina dedicata (cliccando qui).

Quali pazienti possono effettuare la spirometria?

La spirometria è abitualmente prescritta a quei pazienti che presentano disturbi respiratori, come tosse persistente e mancanza di fiato, oppure in presenza di sospetto o certezza di patologie broncopolmonari come:

La spirometria viene inoltre svolta di routine prima di interventi chirurgici, per l’emissione di certificato di idoneità per determinate attività sportive, o nel monitoraggio di determinate malattie. Rientra inoltre nello screening dei soggetti a rischio di sviluppo di patologie polmonari o nelle persone che per lavoro sono esposte in maniera importante a polveri, sostanze chimiche e fumi.

Data la scarsissima invasività della procedura, esistono poche controindicazioni alla sua esecuzione e vengono valutate dal medico. 

Non dovrebbero effettuare l’esame le persone con ipertensione non trattata, che sono state recentemente interessate da infarto o angina instabile, o che hanno dovuto recentemente sottoporsi a interventi chirurgici a testa, occhi e stomaco: in tutti questi casi l’esame va svolto solo quando la persona è completamente guarita o è in condizioni ritenute stabili.

L’esame può essere svolto a qualsiasi età, a condizione che il paziente sia in grado di eseguire le semplici procedure necessarie.

La spirometria è dolorosa o pericolosa?

La spirometria non è affatto dolorosa e non comporta alcun pericolo. Al termine del test si potrebbero avvertire vertigini, instabilità, stanchezza, pressione alla testa, dolore al torace, allo stomaco e agli occhi. Si tratta di una sintomatologia lieve e transitoria correlata allo sforzo di espirazione.

Unità Operative

Torna su