Che cos’è la PET cerebrale con 18F-FET?
La PET cerebrale (qualitativa/quantitativa) con 18F-FET (o 18F-fluoroetil-tirosina) è un esame diagnostico di Medicina Nucleare che consente di valutare le patologie encefaliche di tipo maligno. La tirosina è un amminoacido fisiologicamente presente all’interno delle proteine dell’organismo. L’intensità dell’accumulo della tirosina a livello della neoplasia è proporzionale al suo ritmo di crescita.
A cosa serve la PET cerebrale con 18F-FET?
La PET cerebrale con 18F-FET è utile per caratterizzare lesioni dell’encefalo, individuare e analizzare eventuali neoplasie.
Sono previste norme di preparazione?
È opportuno presentarsi all’esame a digiuno da almeno 6 ore, non indossare oggetti metallici e portare con sé la precedente documentazione medica in proprio possesso.
Per consultare eventuali norme di preparazione alla prestazione, è possibile visitare la pagina dedicata (cliccando qui).
Chi può effettuare la PET cerebrale con 18F-FET?
La PET cerebrale con 18F-FET viene prescritta quando è necessario indagare lo stato dell’encefalo del paziente in presenza di sospetto di tumore, in caso di diagnosi già accertata, o per valutare l’evoluzione del tumore stesso.
La PET cerebrale con 18F-FET non va eseguita su persone in gravidanza accertata o presunta o in fase di allattamento, salvo diverse indicazioni mediche.
La PET cerebrale con 18F-FET è dolorosa o pericolosa?
No, la PET cerebrale con 18F-FET non è dolorosa o pericolosa, il radiofarmaco utilizza una bassa dose di radioattività e non è un mezzo di contrasto, dunque le reazioni allergiche sono estremamente rare.
Chi accede all’esame non dovrebbe farsi accompagnare da donne in gravidanza, in età fertile o persone minorenni e dovrebbe evitare uno stretto contatto con queste categorie dopo l’esame per motivi di radioprotezione.
Se il paziente soffre di claustrofobia e necessita l’assunzione di ansiolitici prima dello svolgimento dell’esame si richiede la presenza di un accompagnatore e di evitare di guidare veicoli dopo l’esame.
Anche in caso di pazienti minorenni, non autosufficienti o con barriere linguistiche o cognitive è richiesta la presenza di un accompagnatore.
Come funziona la PET cerebrale con 18F-FET?
Per effettuare la PET cerebrale con 18F-FET è necessario somministrare al paziente il radiofarmaco per via endovenosa. Dopo circa 45-60 minuti, necessari al farmaco per localizzarsi nella zona da esaminare, il paziente viene fatto sdraiare supino all’interno del macchinario della PET. La successiva scansione delle immagini, durante la quale il paziente deve rimanere sdraiato, dura 10-15 minuti circa. Il paziente deve restare immobile per tutta la durata dell’esame, evitando soprattutto di muovere testa e collo, per consentire la corretta acquisizione della scansione. La durata complessiva dell’esame è di 90 minuti circa.