Il prurito vaginale è una fastidiosa sensazione che segnala la presenza di un’irritazione dei tessuti della vagina o della vulva. Nella maggior parte dei casi non si tratta di un disturbo pericoloso, ma non è da escludere che alla sua base ci sia un’infezione che richiede un trattamento specifico per contrastare peggioramenti o complicazioni.
Il prurito può infatti essere associato a cambiamenti ormonali che causano l’assottigliamento e la disidratazione delle mucose (ad esempio quelli tipici della menopausa), oppure all’esposizione a sostanze irritanti presenti in creme, prodotti per l’igiene intima o anche negli indumenti. Altre volte, però, può essere il segnale di un’infezione sessualmente trasmessa, di una vaginosi batterica o di una candidosi.
Quali malattie si possono associare al prurito vaginale?
Le patologie che si possono associare a prurito vaginale sono le seguenti:
- Candida
- Condilomi
- Dermatite
- Diabete
- Lichen planus
- Malattia infiammatoria pelvica
- Psoriasi
- Sindrome di Sjögren
- Trichomonas
- Vaginite
- Vaginosi
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
Quali sono i rimedi contro il prurito vaginale?
Spesso il prurito vaginale scompare da sé in poco tempo. A volte possono essere utili creme o lozioni a base di steroidi che riducono l’infiammazione. Non è però da escludere che sia necessario un trattamento specifico.
Vaginosi e malattie sessualmente trasmesse possono richiedere l’uso di antibiotici o antiparassitari, mentre infezioni da lieviti vengono trattate con antimicotici sotto forma di creme, unguenti, ovuli ad uso vaginale o prodotti da assumere per via orale. I problemi associati alla menopausa possono essere contrastati con creme, pillole o altri rimedi a base di estrogeni.
Più in generale, il prurito vaginale può essere prevenuto evitando di utilizzare prodotti contenenti profumazioni artificiali (inclusa la carta igienica), evitando l’uso di saponi e detergenti troppo aggressivi o di esagerare con il ricorso alle lavande vaginali, preferendo la biancheria intima in cotone, evitando pantaloni troppo stretti e in tessuti sintetici, utilizzando sempre il preservativo durante i rapporti sessuali e, dopo essere andate in bagno, avendo sempre cura di pulirsi con movimenti dall’avanti verso il dietro.
Con prurito vaginale quando rivolgersi al proprio medico?
Dato che il prurito vaginale può essere il sintomo di un’infezione è sempre bene rivolgersi al medico quando non si tratta di un problema temporaneo, se è molto fastidioso e se tende a dare recidive.