La prosopagnosia è l’incapacità di riconoscere i dettagli dei volti delle persone e distinguerli tra loro. In caso di individui conosciuti, le difficoltà aumentano se questi si trovano in un contesto differente rispetto a quello dove il paziente è abituato a incontrarli.
Casi di prosopagnosia blandi implicano la difficoltà a riconoscere volti di estranei o conoscenti alla lontana; nei casi più severi il paziente faticherà a riconoscere anche le persone con cui lavora, gli amici, o i familiari; infine, in alcuni casi particolarmente severi, il paziente non riconoscerà neppure il proprio stesso volto.
Quali malattie si possono associare alla prosopagnosia?
Alcune delle condizioni che possono associarsi a prosopagnosia sono:
- emorragie cerebrali
- infarto dell’arteria cerebrale
- tumori al cervello
- atrofia cerebrale
- encefalite
- patologie neurodegenerative come l’Alzheimer o il morbo di Parkinson
- Autismo.
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
Quali sono i rimedi contro la prosopagnosia?
Non esiste una cura per la prosopagnosia e i trattamenti sono principalmente rivolti ad aiutare il paziente a mettere in atto strategie e meccanismi utili a riconoscere meglio i volti.
Si tratta di tecniche psicologiche che insegnano al paziente a focalizzarsi su aspetti fisici/verbali particolari dell’altra persona, come il taglio dei capelli, l’altezza, il tono della voce o i difetti di pronuncia. I pazienti interessati da prosopagnosia potrebbero sviluppare anche sintomi depressivi o ansia, in questo caso è consigliabile fare riferimento a uno psicoterapeuta.