L’angioedema è un gonfiore localizzato sotto la pelle e le mucose che si associa alle reazioni allergiche. Interessa perlopiù il volto in zone come palpebre e labbra, ma può svilupparsi anche in altre aree, come il cavo orale (lingua, palato molle, gola), le mani, i piedi e i genitali.
L’angioedema si cura abitualmente con l’assunzione di farmaci antistaminici o cortisonici, in situazioni severe di ostruzione delle vie aeree può essere necessario un intervento di urgenza per liberare le vie aeree e/o somministrazione di adrenalina.
Quali malattie si possono associare all’angioedema?
L’angioedema è associato a reazioni allergiche di vario tipo, in particolare quelle scatenate da alimenti, farmaci (come aspirina, antibiotici e antinfiammatori non steroidei), lattice e punture e morsi di insetti.
Spesso l’angioedema si sviluppa in concomitanza con l’orticaria (in questo caso si parla di orticaria/angioedema e l’area interessata dal rigonfiamento è anche soggetta a rossore e prurito interno).
Quali sono i rimedi contro l’angioedema?
In presenza di allergie per gli episodi acuti si fa ricorso a farmaci antistaminici e cortisonici. Se l’angioedema è particolarmente severo e provoca l’ostruzione delle vie aeree è necessario un intervento d’urgenza per liberarle e/o somministrare l’adrenalina.
Se all’angioedema si associa orticaria cronica la terapia prevede antistaminici per periodi prolungati, a cui si associano brevi cicli di cortisonici in caso di episodi acuti o peggioramento dei sintomi. Se il paziente è refrattario al trattamento si ricorre in genere all’omalizumab, un farmaco biologico anti-IgE.
Quando viene diagnosticata un’allergia alimentare o farmacologica, il paziente, una volta risolto il disturbo, dovrà evitare l’assunzione dell’alimento/farmaco responsabile degli attacchi.
La terapia antistaminica risulta invece inefficace se l’angioedema è ereditario o dovuto ad un effetto collaterale di farmaci ACE inibitori: nel caso dei farmaci basta sospenderne l’assunzione, per l’angioedema ereditario il paziente deve avere sempre con sé farmaci specifici.
Con l’angioedema quando rivolgersi al proprio medico?
Se il gonfiore – in particolare quando non è accompagnato dall’orticaria e interessa il cavo orale – non si risolve in poco tempo e non risponde a trattamenti a base di antistaminici e cortisone, bisogna accedere tempestivamente al Pronto Soccorso. L’angioedema del palato molle, lingua e delle prime vie aeree (laringe) infatti, se non trattato può risultare un ostacolo meccanico alla respirazione.
Se dovessero verificarsi episodi di angioedema è consigliato un consulto allergologico, in modo da valutare possibili allergie, possibili effetti collaterali a farmaci utilizzati per le patologie cardiologiche (come gli ACE inibitori) ed eventuali condizioni rare, ereditarie o acquisite, come la carenza di specifiche proteine (proteine del complemento) alla base del gonfiore.