La terapia sistemica per la cura della psoriasi utilizza:
- Retinoidi
- Metotrexate
- Ciclosporina
- Mofetil Micofenolato
- Tacrolimus
Retinoidi
Diversi retinoidi, cioè metaboliti derivati dalla vitamina A, sono stati utilizzati nel trattamento della psoriasi. Attualmente si utilizza l’Acitretin, che ha proprietà farmacocinetiche favorevoli, la più importante delle quali è l’emivita più corta. Quando questo farmaco si utilizza in monoterapia, il dosaggio giornaliero varia da 25 a 50 mg; si inizia il trattamento con dosaggi da 10 a 20 mg e si aumentano gradualmente (se necessario). Sebbene la remissione completa si ottenga solo nel 50% dei casi, la maggioranza dei pazienti vede diminuire drasticamente il numero delle placche, la loro estensione o la desquamazione. Dosi superiori di Acitretin (50-75 mg/die) hanno una maggior efficacia in minor tempo, ma si associano con effetti collaterali più importanti. Come tutti i retinoidi, anche l’Acitretin è teratogenico, pertanto nelle donne in età fertile è necessario adottare sicure misure contraccettive. Queste debbono mantenersi per tre anni dopo la sospensione del trattamento. I pazienti in trattamento non possono bere alcool perché questo promuove la conversione di Acitretin ad etretinato, che ha un’emivita molto più lunga. Gli effetti collaterali più facilmente osservabili sono la secchezza delle labbra, del naso, degli occhi e l’assottigliamento e la fragilità delle lamine ungueali. Sono stati segnalati fenomeni di iperostosi e calcificazioni tendinee. L’Acitretin ha una spiccata efficacia nella psoriasi pustolosa ed eritrodermica.
Metotrexate
Il Metotrexate inibisce l’enzima deidrofolato-reduttasi, che è necessaria per la sintesi dei nucleotidi e degli aminoacidi. In questo modo, il farmaco riduce la sintesi del DNA e inibisce le mitosi, soprattutto delle cellule in rapida proliferazione. Esso è in grado di alterare il comportamento dei linfociti, la produzione di citochine e l’attività dei neutrofili. Il metotrexate non va somministrato in pazienti con infezione attiva, alcolismo, cirrosi, epatite virale, difetti immunologici, insufficienza renale e nelle donne che non adottano misure di contraccezione. Gli effetti collaterali possono andare dalla semplice nausea all’insorgenza di tumori. La dose iniziale raccomandata è di 7.5 mg una volta alla settimana. L’uso del metotrexate per il trattamento della psoriasi è oggi decisamente meno frequente che in passato.
Ciclosporina
La Ciclosporina è un immunosoppressore, che inibisce la produzione di interleuchina 2 e quindi la risposta immunitaria mediata dalle cellule T. Il dosaggio iniziale è di 2.5 – 4 mg per kilo/die, suddiviso in due dosi. Dati gli effetti collaterali del farmaco, occorre monitorare sia la pressione del sangue, sia la funzionalità renale, sia la funzionalità midollare. Infatti, i maggiori effetti collaterali sono la nefrotossicità e l’ipertensione, oltre l’irsutismo e l’iperplasia gengivale. Purtroppo oltre agli effetti collaterali durante il trattamento con Ciclosporina, alla sospensione si assiste di solito ad una riaccensione della malattia con peggioramento e difficoltà di risposta ad altri trattamenti.
Mofetil Micofenolato
Anche questo farmaco, che è in grado di prevenire il rigetto di trapianto essendo un agente immunosoppressivo, è stato usato nel trattamento della psoriasi. La dose raccomandata è di 1gr per 2 volte al giorno o 500mg per 4 volte al giorno. Questo farmaco è generalmente ben tollerato e ha un buon profilo di sicurezza. I principali effetti collaterali sono disturbi gastrointestinali, anemia, leucopenia e insorgenza di infezioni.
Tacrolimus
Ha un meccanismo d’azione molto simile a quello della Ciclosporina e si usa al dosaggio di 0.1-0.15 mg/kilo/die. Gli effetti collaterali più comuni sono parestesie e diarrea. L’uso di questo farmaco necessita delle stesse linee guida usate per la Ciclosporina. Esso non è efficace per via topica.