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Emorragia cerebrale

Che cos’è l’emorragia cerebrale?

L’emorragia cerebrale è un’emergenza medica causata dalla fuoriuscita di sangue da un’arteria o una vena all’interno del cervello. È la forma principale di ictus emorragico e si distingue dall’ictus ischemico dove il problema è invece legato all’occlusione di un vaso sanguigno.

Quando il sangue si riversa nel tessuto cerebrale, si forma una raccolta voluminosa che aumenta la pressione all’interno del cranio, una struttura rigida che non può espandersi. Questo può causare sintomi legati all’aumento della pressione intracranica (come mal di testa) e sintomi neurologici causati dalla compressione delle aree cerebrali vicine all’emorragia.

Poiché l’emorragia tende a espandersi soprattutto nelle prime ore dall’esordio (cioè il vaso continua a sanguinare) è fondamentale intervenire tempestivamente. 

Quali sono le cause dell’emorragia cerebrale?

Le due cause più comuni, che sono responsabili di circa il 90% delle emorragie cerebrali, sono dovute a una malattia dei piccoli vasi cerebrali: 

  • Ipertensione arteriosa cronica: può danneggiare le parte dei piccoli vasi cerebrali (angiopatia cerebrale ipertensiva)
  • Angiopatia cerebrale amiloidea: accumulo di una proteina (amiloide) che rende i piccoli vasi cerebrali fragili, soprattutto nell’anziano.

Cause meno frequenti, includono malformazioni vascolari (come aneurismi cerebrali e malformazioni artero-venose), malattie della coagulazione del sangue, tumori cerebrali e l’utilizzo di sostanze stupefacenti. 

Quali sono i sintomi dell’emorragia cerebrale?

I sintomi compaiono in modo improvviso e tendono a peggiorare rapidamente. Tra i più comuni:

  • Mal di testa improvviso e molto intenso
  • Vomito e stato confusionale
  • Crisi epilettiche
  • Debolezza o paralisi di un braccio, una gamba o metà del viso (es. bocca storta)
  • Riduzione della sensibilità di un braccio, una gamba o metà del viso
  • Difficoltà nel parlare o nel comprendere il linguaggio
  • Problemi alla vista (cecità dà un occhio, visione doppia)
  • Perdita di equilibrio, difficoltà nei movimenti, o nella coordinazione

Anche uno solo di questi sintomi, se insorge all’improvviso, deve far sospettare un ictus. In questo caso occorre chiamare immediatamente il 112.

Come si può prevenire l’emorragia cerebrale?

Il principale fattore di rischio è l’ipertensione arteriosa, spesso non diagnosticata o non adeguatamente controllata. Per questo motivo è fondamentale misurare regolarmente la pressione e assumere i farmaci prescritti dal medico, se necessari. 

Oltre alla pressione arteriosa, è utile seguire le buone abitudini di prevenzione comuni all’ictus ischemico: 

  • Smettere di fumare 
  • Limitare il consumo di alcolici
  • Fare attività fisica regolare 
  • Seguire una dieta equilibrata, prove di sale, zuccheri e grassi saturi, e ricca di frutta, verdura, cereali integrali, e legumi
  • Controllare glicemia e colesterolo.

Emorragia cerebrale: come si fa la diagnosi?

La diagnosi di emorragia cerebrale si sospetta in base alla valutazione clinica e si conferma con esami di imaging cerebrale come la TAC. In alcuni casi specifici, quando si sospetta una causa rara di emorragia cerebrale, possono essere indicati esami aggiuntivi a completamento come angio-TAC, angio-Risonanza Magnetica e angiografia cerebrale. 

Come trattare l’emorragia cerebrale?

Il trattamento iperacuto ha lo scopo di limitare l’espansione dell’emorragia cerebrale. Le misure più importanti includono:

  • controllo rapido della pressione arteriosa
  • somministrazione di antidoti se il paziente assume farmaci anticoagulanti
  • controllo della temperatura corporea e della glicemia
  • intervento neurochirurgico, in casi selezionati, per rimuovere l’emorragia o ridurre la pressione intracranica.

Prima si interviene maggiore è il beneficio atteso da questi interventi.

Cosa succede dopo il trattamento iperacuto?

Dopo la fase iniziale, il paziente viene generalmente trasferito in una Stroke Unit, un’unità specializzata nella gestione dell’ictus acuto, dove viene seguito da un team multidisciplinare.

Successivamente, a seconda della situazione clinica, può essere avviato un percorso riabilitativo, in ospedale o a domicilio, con l’obiettivo di recuperare parte delle funzioni perse e migliorare la qualità di vita.

Visita specialistica neurologica

La visita neurologica permette di rilevare eventuali patologie o disturbi che colpiscono il sistema nervoso centrale o quello periferico.

Ultimo aggiornamento: Aprile 2025
Data online: Agosto 2015

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