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Fibromialgia


La fibromialgia o sindrome fibromialgica è una malattia cronica che si caratterizza per dolori muscolari diffusi in assenza di segni di infiammazione e spesso in associazione ad altri sintomi quali affaticamento, disturbi del sonno, deficit di memoria e concentrazione. Anche se non esiste una terapia medica specifica, alcuni farmaci possono aiutare a gestire i sintomi e a migliorare la qualità della vita, soprattutto se associati ad attività fisica mirata.

Che cos’è la fibromialgia?

La fibromialgia è una patologia reumatica non infiammatoria caratterizzata da dolore cronico diffuso che colpisce oltre 2 milioni di persone in Italia, più spesso donne in età adulta. I sintomi possono comparire in modo graduale e aggravarsi con il passare del tempo, oppure esordire improvvisamente dopo un evento scatenante, come un trauma fisico, un’infezione o uno stress psicologico.

Quali sono le cause della fibromialgia?

Le cause esatte dell’insorgenza della fibromialgia non sono note, ma l’ipotesi è che multipli fattori genetici e ambientali (esempio infezioni o traumi psico-fisici) possano concorrere allo sviluppo della malattia. L’ipotesi più accreditata è che alla base del dolore cronico ci sia una compromissione del modo in cui il cervello processa lo stimolo doloroso. In particolare, in chi soffre di fibromialgia la soglia del dolore sarebbe più bassa della norma in seguito a una sensibilizzazione cerebrale agli stimoli dolorosi.

Quali sono i sintomi della fibromialgia?

Quello associato alla fibromialgia è generalmente un dolore sordo, costante, prevalentemente muscolo-tendineo, che coinvolge più regioni corporee in maniera spesso simmetrica. Oltre alla dolorabilità diffusa, è possibile evocare un dolore più acuto durante la visita esercitando una certa pressione su quelli che vengono definiti punti sensibili o tender points localizzati per lo più a livello delle inserzioni dei tendini. La presenza di dolore in almeno 11 di questi 18 punti totali può aiutare nella conferma della diagnosi.

Come prevenire la fibromialgia?

Non esistono misure preventive nei confronti della fibromialgia, ma un corretto stile di vita con attività fisica regolare e buona igiene del sonno possono aiutare a controllare meglio la malattia.

Diagnosi

La diagnosi di fibromialgia è basata prevalentemente sulla storia clinica e sui reperti riscontrati nel corso della visita e prevede l’esclusione di altre patologie sottostanti che possano giustificare i sintomi; in generale orientano per tale diagnosi la persistenza di dolore diffuso in sedi corporee simmetriche da almeno tre mesi, con positività di almeno 11 dei 18 punti sensibili e negatività degli esami di laboratorio e strumentali. Spesso altri sintomi concomitanti, quali ad esempio disturbi del sonno e dell’umore, possono aiutare il medico a confermare il sospetto diagnostico.

Trattamenti 

L’approccio terapeutico più adeguato alla fibromialgia è quello multidisciplinare che prevede sia l’utilizzo di farmaci che interventi comportamentali. Fra i farmaci che possono essere prescritti per meglio controllare la sintomatologia dolorosa sono inclusi analgesici, miorilassanti ed antidepressivi. Contestualmente sono auspicabili interventi sullo stile di vita che aiutino a gestire questa patologia cronica nel tempo; tra questi rientrano il miglioramento della qualità del sonno, il controllo del peso corporeo e il mantenimento di un’attività fisica regolare con percorsi di fisiochinesiterapia mirata e adattata al singolo paziente. Molto spesso vengono consigliati counseling psicologici e l’adozione di tecniche di rilassamento per ridurre lo “stress” derivante dal dolore cronico.

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