Il linfedema è un accumulo di linfa causato da una anomalia del sistema linfatico. È provocato dall’interruzione del normale flusso linfatico, dovuto ad un trauma, ad una infezione o ad un intervento chirurgico. Nella sua forma secondaria, la causa non è un problema congenito del sistema linfatico ma l’ostruzione dello stesso deriva da una patologia, solitamente oncologica.
Perché si manifesta il linfedema?
Il linfedema può manifestarsi dopo un trattamento chirurgico con asportazione di linfonodi o a causa della radioterapia. Nonostante il miglioramento delle tecnica chirurgiche e radioterapiche, non è raro che, in questi casi, il linfedema si presenti. È talvolta possibile prevenirne la formazione consultando uno specialista che studierà un programma di riabilitazione personalizzato sulla base della storia del paziente.
Quando può presentarsi?
Solo in pochi casi la comparsa del linfedema può essere precoce ed avvenire nel giro di pochi giorni o settimane. Solitamente, insorge nel corso dei primi 2-3 anni dal trattamento chirurgico e/o radioterapico ma, in alcuni casi, può comparire anche dopo molti anni dall’intervento.
È in ogni caso consigliabile prestare attenzione, per diminuire le possibilità che il problema si verifichi, alla cura dell’igiene e dell’idratazione della pelle. Il controllo del peso è altrettanto importante, poiché aiuta ad evitare l’ostruzione del sistema linfatico.
Come si cura?
Una volta che si è manifestato, il linfedema si può risolvere con un approccio non chirurgico, basato su linfodrenaggio manuale, bendaggio elastocompressivo, esercizi specifici per migliorare il flusso della linfa ed uso di tutori elastici definitivi, accompagnati da un trattamento farmacologico; talvolta, invece, è necessario un intervento chirurgico.
È possibile la guarigione totale?
In casi non eccessivamente avanzati, in cui si ha un miglioramento complessivo della parte interessata, il soggetto necessiterà di una terapia di controllo per tutta la durata della sua vita, impedendo così al sintomo di ripresentarsi. È però probabile che il problema non si risolva in via definitiva, rendendo indispensabili ulteriori trattamenti.