La prevenzione è un’abitudine che va insegnata fin dalla giovinezza, quando si parla di corpo delle donne, poi, è particolarmente importante. Che si parli di pazienti in età fertile o in menopausa, infatti, le donne devono associare ad aspetti importanti come uno stile di vita sano, anche particolare attenzione ai problemi ginecologici che potrebbero insorgere in tutte le età e che vanno dai disturbi comuni a patologie più severe.
Per questo motivo le donne dovrebbero abituarsi a effettuare periodiche visite di controllo dal ginecologo, superando eventuali timori.
Come si svolge una visita ginecologica? E perché è fondamentale in termini di prevenzione e salute? Ne parliamo con la dottoressa Barbara Bianchini, ginecologa in Humanitas.
Visita ginecologica: a cosa serve e perché è importante?
La visita ginecologica serve per valutare lo stato di salute dei genitali femminili, sia interni, sia esterni e i possibili disturbi legati all’apparato riproduttivo. Per esempio le pazienti in età fertile che dovessero lamentare disturbi del ciclo mestruale, come ciclo irregolare o mestruazioni molto abbondanti e dolorose, che possono incidere sulla qualità della vita della paziente, possono essere avviate dallo specialista verso un adeguato percorso di cura. Il consulto ginecologico aiuterà anche la paziente che lo desidera a trovare il sistema di contraccezione più idoneo e, per contro, ad assistere quelle pazienti che presentano problemi di fertilità.
Allo specialista ginecologo deve rivolgersi anche chi presenta problematiche riguardanti la sfera sessuale, per esempio dolore durante i rapporti sessuali, o se si sospettano infezioni e ancora le donne che sviluppano disturbi associati alla menopausa.
Durante la visita ginecologica, inoltre, lo specialista potrà escludere, con l’ausilio dell’ecografia transvaginale, la presenza di patologie, come l’endometriosi, o la presenza di cisti, polipi e fibromi. Non dimentichiamo poi il valore della visita ginecologica nella prevenzione delle patologie tumorali dell’apparato genitale femminile. A tal proposito diventa fondamentale l’esecuzione periodica del PAP test contestualmente alla visita ginecologica. Si tratta di un esame che si effettua generalmente a partire da 2 anni dopo il primo rapporto sessuale e che viene riproposto ogni 3 anni in pazienti sane e ogni anno in pazienti con una storia di HPV (virus del papilloma umano) o che presentano fattori di rischio.
Quali sono i segnali per cui è importante consultare un ginecologo?
Quali sono, quindi, oltre al sospetto di eventuali patologie o di una gravidanza, i segnali che possono indicare che è giunto il momento di prenotare una visita ginecologica? Innanzitutto tutti quei sintomi dolorosi che non accennano a risolversi naturalmente: come i dolori vaginali, correlati o meno all’attività sessuale; o ancora prurito e bruciore non associati a cause specifiche. Ma deve destare sospetto anche l’irregolarità del ciclo mestruale o l’eccessiva perdita di sangue durante le mestruazioni o una condizione di dolore pelvico più elevata del normale.
Infine è importante tenere sempre presente che, anche in assenza di sintomi specifici è opportuno effettuare la visita ginecologica a cadenza periodica (da stabilire con il proprio specialista di fiducia): il controllo del ginecologo è infatti fondamentale in termini di prevenzione.
Come funziona la visita ginecologica
Nella prima parte della visita ginecologica lo specialista effettuerà una anamnesi. La paziente, riporterà la propria storia clinica generale ed eventuali elementi importanti sulla storia familiare. L’accento, verrà poi posto sulle eventuali problematiche presentate dalla paziente: dai dolori mestruali, ad altri disturbi legati al ciclo mestruale o all’attività sessuale.
La seconda parte della visita, invece, prevede l’esame obiettivo dei genitali esterni e l’esplorazione vaginale digitale e spesso anche con un controllo ecografico, che sarà esterno o trasnvaginale in base alle valutazioni fatte dallo specialista e che serve sia per verificare lo stato di salute dell’apparato genitale interno, utero e ovaie. L’esecuzione del pap test, quando prevista, si effettua con un esame semplice e indolore tramite un sottile bastoncino con cui lo specialista preleverà delle cellule dal collo dell’utero, divaricando la cervice uterina con un apposito strumento, lo speculum. Le cellule verranno poi fissate in un contenitore idoneo e inviate al laboratorio.
Da tenere presente che l’utilizzo dello speculum, comune nelle visite ginecologiche, e l’eventuale esecuzione del pap test, potrebbero provocare per sfregamento delle lievi perdite di sangue nelle ore successive, che si risolvono in breve.
Come prepararsi alla visita ginecologica
Importante ricordare che è possibile sostenere il controllo ginecologico nei giorni di ciclo mestruale, ma solo se non deve essere effettuato contestualmente anche il pap test. È anche opportuno evitare di utilizzare creme topiche e lavande vaginali nei tre giorni precedenti la visita, mentre si può e si deve continuare a mantenere invariata la propria routine di igiene personale. Anche l’attività sessuale sarebbe da evitare dal giorno precedente alla visita.
Non è invece necessaria la depilazione, un aspetto che dipende esclusivamente dalle abitudini della paziente, che, anche in sede di visita ginecologica, deve potersi sentire serena a proprio agio.
Poste queste norme, è evidente che, in caso vi sia l’urgenza di un controllo, sarà il ginecologo, opportunamente informato, a dare indicazioni precise alla paziente.
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