Le attività dell’Unità Operativa di Ortopedia Pediatrica, nell’ambito della Clinica Ortopedica dell’Università degli Studi di Milano diretta dal prof. Nicola Portinaro, sono indirizzate alla diagnosi ed alla terapia di tutte le patologie di pertinenza ortopedica, primitive e secondarie, che possono fare la loro comparsa dalla nascita fino al diciottesimo anno di vita.
In tutto il percorso diagnostico-terapeutico, il paziente viene seguito dall’équipe composta da professionalità distinte e dedicate – chirurgo ortopedico, fisiatra, terapista della riabilitazione, anestesista, terapista del dolore, tutti con una super specializzazione pediatrica – che permettono di affrontare unitariamente le problematiche del giovane paziente.
Gli spazi e il percorso diagnostico-terapeutico sono pensati per garantire il massimo comfort per i pazienti: spazi dedicati all’attività ambulatoriale, corsie preferenziali ultrarapide per gli accertamenti diagnostici in caso di intervento chirurgico e, unico in Italia, servizio di riabilitazione intensiva nell’immediato periodo post-operatorio all’i nterno dello stesso reparto. Durante il ricovero è inoltre consentita la presenza di un genitore 24 ore su 24. Questa strategia gestionale permette di gestire circa 600 paziente trattati chirurgicamente ogni anno.
L’équipe esegue attività ambulatoriale di ortopedia pediatrica generale, con specifico interesse per le deformità complesse degli arti inferiori e superiori (deformità in varo-in valgo, problemi di deformità rotazionali, mancata formazione congenita di segmenti muscoloscheletrici), per l’inquadramento dei problemi ortopedici associati a sindromi genetiche, per patologie a carico dei piedi dei bambini (piede piatto, cavo, torto) e per le malformazioni congenite delle grandi articolazioni, come l’anca e il ginocchio.
All’interno dell’Unità Operativa è infatti attivo un servizio di ecografia neonatale delle anche che permette, nella stessa sede e momento, di diagnosticare eventuali patologie tramite metodica non invasiva come l’ecografia, sempre associata ad una valutazione globale del neonato, e, se necessario, l’impostazione immediata della cura più adeguata (conservativa o chirurgica) e del follow-up fino a guarigione del piccolo paziente.
L’Unità è inoltre centro di riferimento nazionale per lo studio e la terapia di problemi ortopedici secondari a disturbi di origine neuromuscolare, con particolare riferimento alla paralisi cerebrale infantile (PCI) e alla spina bifida (SB) e alle distrofie muscolari (DM).
L’attività di ricerca clinica e di base viene svolta all’interno dell’Istituto e in collaborazione con centri universitari italiani ed esteri. Sono all’attivo numerose ricerche policentriche, con l’Istituto di morfologia umana normale dell’Università degli Studi di Milano e il Politecnico di Milano, dove vengono studiate le alterazioni genetiche dei tendini dei pazienti malati (laboratorio di biologia e genetica molecolare e di proteomica) e la loro ripercussione sulle loro capacità motorie studiate con l’analisi computerizzata del cammino (laboratorio di bio ingegneria per la cinetica e cinematica del passo), al fine di individuare e mettere a punto nuove soluzioni terapeutiche per i bambini con problemi ortopedici e specialmente per quelli affetti da disabilità neuromotorie infantili, in particolar modo da paralisi cerebrale infantile.
L’Unità è infatti impegnata nello studio delle modificazioni delle proprietà genetiche, metaboliche e meccaniche dei tendini indotte dalla spasticità tipica delle patologie neuromuscolari, per comprendere alcuni meccanismi legati a queste malattie. Questo ha permesso di recente di applicare nuovi protocolli di trattamento medico e chirurgico che vengono attuati molto precocemente, con tecnica miniinvasiva e riabilitazione immediata dal giorno dopo l’intervento, con risultati molto promettenti.
Inoltre, l’insegnamento delle principali patologie ortopediche pediatriche e del loro trattamento è effettuato anche agli studenti della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università di Milano, del corso di Laurea in Ostetricia, di quello in Scienze Infermieristiche, quello per Tecnici della neuro-psico-motricita’ e quello per Tecnici Ortopedici