“Io mi vaccino. I miei figli sono vaccinati. I miei nipotini sono vaccinati. Ci vacciniamo per proteggere noi stessi e le persone più deboli che ci stanno accanto”. Con queste parole il prof. Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University, sostiene la campagna #vacciniamoci, promossa dalla Onlus ABM (Amici del Bambino Malato). Una campagna pro vaccinazioni per contenere il problema del calo delle coperture vaccinali nel nostro Paese.
Prof. Mantovani, perché la vaccinazione è così importante?
I vaccini sono l’intervento medico a basso costo che, più di tutti, ha cambiato la vita e la salute dell’uomo. Hanno permesso di sconfiggere malattie che, nel secolo scorso, hanno causato disastrose epidemie: stime dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità ci dicono che, entro il 2020, i vaccini utilizzati – già oggi disponibili – eviteranno 25 milioni di morti. Parliamo di 7.000 vite salvate al giorno.
“Sono, questi – spiega il prof. Mantovani – dati impressionanti che ci fanno capire che i vaccini sono fondamentali. Hanno permesso di sconfiggere malattie responsabili di innumerevoli morti. Pensiamo ad esempio al vaiolo: oggi i nostri figli non neppure si vaccinano più contro questo virus, perché le precedenti generazioni l’hanno fatto fino a far scomparire questo micidiale flagello, che in epoca pre-vaccino mieteva nella sola Europa 700mila vite l’anno.
I vaccini sono necessari, se non indispensabili: senza di loro, tornerebbero a colpirci virus da tempo debellati, e non avremmo un efficace scudo contro quelli che, prima o poi, ci colpiranno in futuro. E’ un dato di fatto che alcune malattie prosperano là dove ci sono difficoltà oggettive a eseguire le vaccinazioni. Ne è testimonianza il recente ritorno della poliomelite in Siria, Afghanistan, Pakistan e Nigeria, dove per situazioni di fragilità non è possibile raggiungere tutti i bambini con i vaccini”.
Il nostro prof. #Mantovani sostiene la campagna #vacciniamoci di @ABM_onlus. Ecco perché: http://t.co/owtSuKuNoL pic.twitter.com/q3WgcXL1Si
— Humanitas Milano (@HumanitasMilano) 9 Luglio 2015
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