Il Presidente della Repubblica ha recentemente firmato il decreto legge sui nuovi obblighi vaccinali. Per sfatare alcuni falsi miti legati ai vaccini e per ribadirne la validità e l’importanza è intervenuto il professor Alberto Mantovani, Direttore scientifico di Humanitas e immunologo, ospite in studio al Tg Piemonte.
Sono 12 i vaccini obbligatori, ma come spiega il professor Mantovani “Sono tutti necessari perché le malattie infettive sono simili a dei mostri che sono tenuti a bada dai vaccini ed escono dall’acqua quando la sorveglianza vaccinale diminuisce. Ne abbiamo un esempio in questi mesi: è bastato che scendesse la copertura vaccinale per il morbillo per avere un riemergere della malattia con più di duemila casi e il nostro Paese indicato come a rischio, per esempio dagli Stati Uniti”.
Le malattie ci sono, bisogna farle: è falso
“I dati ci dicono che il miglior allenamento per il sistema immunitario non sono le malattie, ma i vaccini. Si pensi che se abbiamo il morbillo il nostro sistema immunitario è compromesso fino a due anni”, spiega il prof. Mantovani.
Cosa si rischia se non si vaccinano i bambini per malattie che ormai sono scomparse?
“Queste malattie non sono scomparse. Dobbiamo ricordare che quando vacciniamo i nostri bambini è come se allacciassimo loro la cintura di sicurezza, ma la allacciamo anche a quei bambini che hanno le difese immunitarie compromesse, come per esempio i 1.500 bambini colpiti dal cancro che vivono nel nostro Paese”.
Perché le famiglie hanno così tanti dubbi?
“Penso che ci siano diversi motivi. Il primo è che abbiamo dimenticato cosa sono le malattie infettive: la polio non è scomparsa e se smettiamo di vaccinarci contro di essa la riavremo ed è quello che è successo con il morbillo e la difterite. Il secondo motivo è che circolano molte menzogne, per esempio quella della connessione tra autismo e vaccinazione che è un falso acclarato. Il terzo motivo è che si è diffusa l’idea che sia meglio ammalarsi e che faccia bene al nostro sistema immunitario, il miglior allenamento è invece il vaccino. Infine, non abbiamo la percezione della solidarietà e della difesa dei più deboli nella nostra società, perché non li vediamo. In questi giorni un mio collega e amico, Andrea Biondi, ha visto morire di morbillo un bambino con leucemia linfatica acuta. Se ci fossimo tutti vaccinati si sarebbe salvato, perché il virus non sarebbe circolato e avremmo protetto anche lui”, ha concluso il professor Mantovani.
Guarda l’intervista al professor Alberto Mantovani, dal minuto 9.21, clicca qui.
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