I benefici della camminata sono noti e le vacanze possono essere il momento ideale per coniugare riposo e movimento. Ma quando la camminata è effettivamente benefica? Ne ha parlato il dottor Piero Volpi, Responsabile di Ortopedia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport di Humanitas, in un’intervista rilasciata a Repubblica.
“È importante camminare a ritmo sostenuto, che non significa correre ma nemmeno fermarci continuamente. Per avere dei benefici dalla camminata infatti, questa deve essere ripetitiva e sostenuta, perché solo così si mette in atto il processo di stimolazione muscolare dell’esercizio fisico propriamente detto”, sottolinea il dottor Volpi.
Camminare fa bene a tutti ed è l’ideale per le persone più anziane e per chi soffre di sovrappeso: “Camminare è solo limitatamente faticoso, non stressa caviglie e articolazioni e mette in moto sia l’apparato locomotore, che quello respiratorio e cardiocircolatorio”.
Quando e dove camminare
“In città, come in montagna e al mare, c’è sempre un percorso che possiamo fare. Se si rimane in città, è preferibile camminare in un parco, lontano da zone inquinate e su un terreno morbido.
Soprattutto in estate è meglio camminare al mattino presto o nel tardo pomeriggio; non è consigliabile invece preferire il dopo cena e questo vale per tutte le attività fisiche, che non dovrebbero essere svolte troppo a ridosso dell’ora di dormire”, raccomanda il dottor Volpi.
Per chi è al mare poi, particolarmente indicate le passeggiate sulla spiaggia, soprattutto sul bagnasciuga, perché sviluppano la propriocezione del piede e rinforzano la muscolatura della caviglia.
Camminare con le scarpe adatte
“In ogni caso quello che è fondamentale, e che invece troppo spesso si dimentica, è che servono scarpe adatte per camminare; banditi infradito e sandali, l’ideale sono scarpe che coprono tutto il piede, sportive o da tempo libero, ma morbide e ammortizzate perché le sollecitazioni del terreno possono ripercuotersi negativamente sulle ginocchia e sulle anche”, ha concluso il dottor Volpi.
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