Chirurgia robotica in ambito urologico, è tutto pronto per lo USER meeting in programma per venerdì 8 e sabato 9 aprile. L’evento, per il quale sono attesi oltre 150 specialisti provenienti da tutta Italia, è organizzato dall’Urologia di Humanitas, recentemente riconosciuta dalla Società Europea di Urologia come Centro Europeo e primo Centro in Italia per la formazione nell’ambito della chirurgia robotica.
Qual è il programma dell’evento?
Prostatectomia radicale, nefrectomia parziale, pieloplastica con approccio “single site” e cistectomia radicale. Questi alcuni dei temi che saranno affrontati durante lo USER meeting in programma per venerdì 8 e sabato 9 aprile presso il Centro Congressi di Humanitas. “Sarà l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte della chirurgia robotica in ambito urologico con particolare focus sulle maggiori novità del settore – spiega il prof. Giorgio Guazzoni, responsabile di Urologia di Humanitas. – Il training prevede anche una sessione dedicata all’urologia pediatrica. I partecipanti avranno modo di approfondire i diversi topic chirurgici assistendo a sessioni di live surgery eseguite dai maggiori esperti del settore”.
Humanitas Training centre per la chirurgia robotica urologica
Humanitas è il primo centro in Italia, e uno dei pochi in Europa, certificato per il training internazionale della chirurgia in ambito urologico. Il riconoscimento, primo importante passo per diventare centro di formazione, è stato tributato lo scorso dicembre dalla Società Europea di Urologia: questo grazie all’elevato numero di interventi annui effettuati (oltre 250), all’intensa attività di ricerca in ambito robotico, e alla presenza di almeno due specialisti senior che utilizzano il robot. “La complessità e l’affinamento delle tecniche chirurgiche impongono che la formazione avvenga in pochi centri dedicati, dove l’alto volume delle prestazioni e l’elevata specializzazione dei chirurghi vadano di pari passo con le più moderne tecnologie”, è il commento del prof. Guazzoni.
La robotica trova le più vaste applicazioni in campo urologico. Nell’ambito della prostatectomia radicale (rimozione dell’intera ghiandola prostatica a seguito di tumore), l’approccio robot-assistito consente di perfezionare i movimenti del chirurgo e ottenere risultati funzionali migliori in termini di continenza e potenza sessuale. “Sempre più spesso – aggiunge il prof. Guazzoni – la robotica rappresenta la procedura d’elezione anche per altri interventi urologici complessi, che vanno dalla patologia renale con particolare riferimento ai tumori (chirurgia di risparmio del rene o radicale) alla patologia surrenalica a quella ureterale“.
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