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Unghie: i sintomi da non sottovalutare

L’aspetto delle unghie non è solo una questione estetica. La struttura, la forma e il colore che assumono sono infatti indicatori importanti dello stato di salute dell’organismo. 

Le unghie sane solitamente si caratterizzano per una superficie levigata, un colore roseo e una buona resistenza. Un cambiamento di aspetto non va mai sottovalutato, perché può essere la spia di qualche disturbo (come per esempio traumi o disturbi della pelle – psoriasi, micosi – o disturbi dell’apparato cardiocircolatorio) oppure il segnale che si stanno adottando abitudini dannose (come una manicure aggressiva, l’applicazione di smalti scadenti o una scarsa precauzione nel corso delle faccende domestiche).

Quali sintomi non sottovalutare? Ne parliamo con la dottoressa Chiara Perugini, dermatologa dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.

Le unghie possono cambiare in termini di consistenza, forma e colore. Una condizione non troppo rara è la presenza di unghie fragili, che appaiono in genere sottili, molli, opache e con tendenza a spezzarsi e a scheggiarsi facilmente, soprattutto nella zona distale. La causa può risiedere in una carenza di vitamine (A, B6, E) o di sali minerali (ferro, selenio, rame, zinco). Minerali e vitamine – oltre ad aminoacidi, grassi e acqua – sono componenti delle unghie e una loro carenza può influire sulla consistenza delle unghie.

Le unghie fragili possono dipendere da scorrette abitudini alimentari, patologie debilitanti o lunghi trattamenti farmacologici, ma anche da manicure aggressive o troppo frequenti e dal contatto eccessivo con acqua, detergenti o prodotti chimici.

Altra condizione frequente è l’onicocriptosi, comunemente detta unghia incarnita, che si verifica quando la lamina ungueale, nella sua parte laterale o mediale, penetra nei tessuti molli adiacenti, con successiva insorgenza di infezioni, che possono causare sintomatologia dolorosa, anche molto spiccata ed eventuale formazione di granulomi. L’unghia incarnita è spesso correlata all’anatomia del piede e all’appoggio errato dello stesso; altri fattori favorenti sono costituiti da obesità e l’uso di calzari rigidi. 

Alterazioni cromatiche delle unghie

  • Unghie gialle, che possono essere dovute all’uso di smalti scadenti o alla loro applicazione direttamente sulle unghie (soprattutto se di colori molto intensi), senza utilizzare una base incolore protettiva. Striature giallastre possono indicare anche la presenza di funghi (onicomicosi). Potrebbero rendersi necessarie creme o lacche antimicotiche e la somministrazione di antimicotici per via orale. Quando sono interessate tutte le unghie, ci possono essere alla base delle alterazioni a livello del sistema respiratorio.
  • Unghie blu, che possono indicare la presenza di problemi cardiocircolatori. Se la circolazione del sangue non avviene in maniera corretta infatti, i tessuti non sono ben ossigenati e assumono un colore blu, ben evidente nelle unghie.
  • Alterazioni bianche della lamina, possono essere dovute a microtraumi a carico della matrice dell’unghia, ovvero il tessuto deputato alla produzione della lamina ungueale. Le macchioline bianche possono essere spia di una patologia della pelle, come psoriasi e dermatite atopica, soprattutto se si presentano sulla maggior parte o la totalità delle unghie.
  • Macchie scure sulle unghie, possono essere causate da emorragie sotto la lamina, spesso in seguito a un trauma. Questo tipo di macchiolina tende a regredire spontaneamente; qualora non accada è bene consultare il dermatologo per scongiurare lesioni melanocitarie, benigne o maligne.
  • Unghie verdi, solitamente correlate a infezione batterica concomitante.

Alterazioni della lamina ungueale

  • Righe verticali sulle unghie: la presenza di righe verticali e parallele sulla superficie delle unghie, dalla profondità variabile, può essere legata al naturale processo di invecchiamento oppure alla presenza di patologie dermatologiche croniche.
  • Avvallamenti sulle unghie: la comparsa di solchi trasversali sulle unghie – chiamati linee di Beau – può essere provocata da microtraumatismi, affezioni dermatologiche della matrice, malattie sistemiche.
  • Unghie a cucchiaio: la coilonichia, ovvero quando le unghie appaiono scavate al centro a forma di cucchiaio, può riconoscere un’origine professionale (traumi ripetuti, contatto con oli minerali), o, più raramente, essere conseguenza di un’anemia sideropenica. Nei bambini è fisiologica.
  • Unghie a vetrino di orologio: anche detta ippocratismo digitale, questa anomalia coinvolge tutte le unghie che si presentano convesse, proprio come un vetrino di un orologio, e vanno a ricoprire la punta dei polpastrelli. Può manifestarsi in caso di patologie dell’apparato respiratorio, in pazienti oncologici, o in coloro che abusano di alcol o che sono forti fumatori. 
  • Unghie a ditale: le unghie a ditale, il cosiddetto “pitting”, presentano piccole depressioni sulla superficie della lamina ungueale. È un’anomalia che può verificarsi in corso di diverse patologie dermatologiche (es. psoriasi, alopecia areata e allergia da contatto).
  • Ispessimento ungueale, o ipercheratosi subungueale, è la conseguenza di alterazioni infiammatorie che alterano la cheratinizzazione del letto dell’unghia. La porzione distale della lamina ungueale appare sollevata da un accumulo di squame (creando una condizione di “unghie a grotta”); possiamo ritrovarla in condizioni dermatologiche croniche (psoriasi, dermatite atopica) o in seguito a traumi reiterati nel tempo. Se l’unghia si ispessisce al punto da assomigliare a un artiglio, si parla di onicogrifosi. L’unghia cresce irregolarmente, diventa molto dura e si incurva o assume un aspetto ad artiglio o ad uncino 
  • Distaccamento delle unghie: il distaccamento di una o più lamine ungueali può derivare da un’intossicazione da farmaci o dalla presenza della sindrome di Raynaud, una malattia in cui si ha un’interruzione temporanea del flusso di sangue alle dita delle mani.
  • Dolore alle unghie: la sintomatologia dolorosa a livello delle unghie potrebbe sottendere la presenza di un tumore glomico, di origine vascolare. È necessaria valutazione dermatologica.

Ultimo aggiornamento: Novembre 2024
Data online: Marzo 2016

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