Il racconto del soggiorno in Toscana di Giorgio e Noemi e dell’incontro inaspettato con Jovanotti.
Tutto è cominciato durante l’ultima festa di Natale di Ariel quando Giorgio e Noemi – due bambini con disabilità seguiti dalla Fondazione – si sono aggiudicati il secondo e il terzo premio della lotteria: due soggiorni di una settimana presso l’Agriturimo Il Querciolo, nelle ridenti colline toscane. All’inizio le due famiglie stentavano a crederci: “Abbiamo subito pensato a un caso di omonimia… – racconta Aurelio papà di Noemi – poi ci siamo guardati negli occhi e increduli abbiamo alzato la mano. Incredibile ma vero! Avevamo vinto una settimana di soggiorno in un agriturismo toscano!”. Per Giorgio, 11 anni appena compiuti, è stata la sua prima volta in Toscana: con mamma e papà ha salutato le spiagge di Rimini per scoprire un posto tutto nuovo, immerso nel verde e contatto con la natura. La famiglia di Noemi invece aveva già visitato la Toscana quando lei era molto piccola, ma l’esperienza dell’agriturismo è stata del tutto nuova ed entusiasmante.
Accolti dalla cordialità dei proprietari, Luciano e Annagiulia, per le due famiglie è stato facile sentirsi subito di casa. “Il posto è paradisiaco: le colline, la quiete, la piscina, gli appartamenti eleganti e spaziosi, le rondini che librano nel cielo, proprio davanti a te… Che spettacolo!” – ricorda papà Aurelio. “Vita da spiaggia in piscina – racconta invece Elena, mamma di Giorgio – e mi porto nel cuore il ricordo di guardare tutti insieme il cielo stellato alla sera”. Approfittando della vicinanza, Noemi, la sorellina Aurora e i genitori hanno visitato nuovi posti e località: la medievale Arezzo, il santuario della Verna, la campagna di Poppi e la piccola città etrusca di Cortona. I sentieri un po’ impervi hanno reso a volte faticosa la spinta della carrozzina, ma la bellezza dei luoghi ha sicuramente compensato anche questo sforzo. Soprattutto l’incontro inaspettato con Jovanotti a Cortona, la città del cantautore toscano, ha emozionato incredibilmente Noemi, che non si è sottratta allo scatto fotografico con Lorenzo.
Giorgio, invece, ha preferito la tranquillità della piscina, in compagnia di mamma, papà e il fratellino Marco. Anche per Noemi e Aurora la piscina è rimasta la loro meta preferita. “L’ultimo giorno, mentre ci stavamo preparando per tornare a Milano, Noemi ha messo in atto una protesta e ci ha chiesto di metterle il costume perché lei doveva andare in “akka”(acqua)! – ricorda Aurelio – Non voleva tornare a casa. Come biasimarla?” Già, come biasimare la piccola Noemi? Appuntamento alla prossima Festa di Natale, il 17 dicembre, con l’augurio che altre famiglie possano vivere questa esperienza.
Fondazione Ariel è un’organizzazione senza scopo di lucro attiva dal 2003 per assistere le famiglie con bambini affetti da Paralisi Cerebrale Infantile e altre disabilità neuromotorie. La Paralisi Cerebrale Infantile (PCI) colpisce un bambino ogni 500 nuovi nati ed è dovuta a un danno irreversibile del sistema nervoso centrale. I bambini che ne sono affetti presentano, fin dai primi mesi di vita, un ritardo neuropsicomotorio che colpisce tutto il corpo con intensità differente e con ripercussioni progressivamente invalidanti. La nascita di un bambino colpito da PCI è difficilmente prevedibile; è un evento improvviso e inaspettato che destabilizza e stravolge tutta la famiglia: accanto ai sensi di colpa, di rabbia e di rifiuto si affacciano un forte senso di inadeguatezza, di incapacità, di isolamento da parte dei genitori, di trascuratezza da parte dei fratelli e delle sorelle.
A cura della Redazione
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