In medicina, l’espressione ulcera indica un’erosione che non guarisce da sola e che necessita di un trattamento farmacologico. L’ulcera peptica è l’ulcera delle alte vie digestive e può riguardare tipicamente lo stomaco (l’ulcera gastrica) o il duodeno (ulcera duodenale).
Si calcola che sono circa 4 milioni le persone che ogni anno hanno un’ulcera peptica; l’ulcera gastrica colpisce soprattutto i soggetti al di sopra dei 60 anni, mentre quella duodenale le persone più giovani.
Quali sono le cause dell’ulcera peptica?
Alla fine degli anni Novanta è stato isolato il maggior responsabile dell’ulcera peptica, Helicobacter pylori, un batterio che si annida nello stomaco e che può indurre gastrite (ovvero infiammazione), e che in alcuni pazienti può portare alla formazione di ulcera gastrica o duodenale. L’Helicobacter induce dunque una reazione infiammatoria che solo in alcuni soggetti porterà alla formazione dell’ulcera peptica vera e propria. È bene poi sottolineare che non tutti gli Helicobacter sono uguali, alcuni sono maggiormente patogeni e dunque più lesivi a livello dell’apparato digerente.
Tra gli altri fattori responsabili, l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, il fumo e l’alcol. Nel caso dei farmaci, per esempio, la mucosa dell’apparato digerente produce delle sostanze che creano protezione, come se fossero uno smalto; l’assunzione di questi farmaci blocca la produzione di queste sostanze e così la mucosa diventa più facilmente aggredibile.
I sintomi dell’ulcera peptica
Tipicamente il paziente riferisce dolore a livello della bocca dello stomaco oppure lateralmente sulla destra. Ci sono però alcune differenze tra ulcera gastrica e duodenale, il dolore è infatti diverso in relazione all’assunzione del cibo: nell’ulcera gastrica il dolore peggiora quando si mangia, mentre in quella duodenale si ha un miglioramento in seguito all’assunzione di cibo; talvolta questo tipo di ulcera a digiuno può dare un sintomo simile alla fame, un dolore che può presentarsi anche nel corso della notte e che dopo aver mangiato, migliora. Possono poi esserci sintomi aspecifici e classici nei disturbi alle vie digerenti, come nausea, inappetenza e vomito.
Visite ed esami
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici