I tumori neuroendocrini (NET) sono una patologia eterogenea per localizzazione e severità, la cui forma più comune è quella del tumore del pancreas. Questi tumori si sviluppano a partire dalle cellule del sistema neuroendocrino e sono caratterizzati da un’evoluzione tendenzialmente lenta e non necessariamente aggressiva.
Ne parliamo con il professor Andrea Lania, responsabile dell’Unità operativa di Endocrinologia, Diabetologia e Andrologia di Humanitas.
Tumori neuroendocrini: che cosa sono?
I NET fanno parte della categoria delle malattie rare, ma la loro diagnosi è in continuo aumento, sia grazie a un costante progresso tecnologico per quanto riguarda la strumentazione diagnostica, sia a causa di un aumento dell’incidenza della patologia.
Originano dalle cellule neuroendocrine, deputate alla produzione delle sostanze ormonali e localizzate in varie zone dell’organismo ma più numerose nel pancreas, nell’apparato gastroenterico e nei polmoni.
Spesso i tumori neuroendocrini vengono diagnosticati tardivamente: tendono infatti ad avere una crescita lenta e a manifestarsi in maniera asintomatica e gli accertamenti diagnostici vengono disposti solo quando il paziente lamenta un dolore provocato dalla massa tumorale ormai accresciuta o sintomi provocati dalla sua evoluzione in metastasi.
Diagnosi precoce: quali esami?
È proprio questo aspetto a rendere fondamentale la possibilità di accesso a una diagnosi precoce, in grado di identificare la massa tumorale prima che si presenti un’effettiva ipersecrezione ormonale o i disturbi causati dalla crescita e dalla proliferazione del tumore.
Il percorso diagnostico, quando si parla di NET, prevede sia l’utilizzo di TAC e Risonanza Magnetica, sia il ricorso alla Medicina Nucleare, dalla scintigrafia recettoriale alla PET, che grazie alla somministrazione di radiofarmaci specifici può fornire una completa valutazione del metabolismo del tumore.
Il trattamento dei tumori neuroendocrini
Il trattamento primario per i tumori neuroendocrini è quello chirurgico. Purtroppo, però, a causa delle diagnosi tardive che spesso accompagnano questa tipologia di tumori, risulta possibile intervenire chirurgicamente solo nel 20% dei casi. Se il tumore è ormai in fase avanzata, infatti, la terapia d’elezione diventa quella medica e, in casi selezionati, quella radiometabolica o radiorecettoriale, che consente di distruggere con estrema precisione le cellule tumorali a cui il radiofarmaco si lega.
L’importanza di un approccio multidisciplinare
I NET sono patologie complesse, per il cui trattamento è necessario un approccio multidisciplinare tra specialisti con differenti competenze e percorsi professionali. L’Istituto Humanitas è considerato un centro d’eccellenza per la gestione clinica dei pazienti con tumori neuroendocrini certificato dalla Società Europea Tumori Neuroendocrini (ENETS) e componente della Rete della Comunità Europea sui tumori rari dell’adulto (EURACAN). Per la gestione dei tumori neuroendocrini, infatti, Humanitas mette in campo le competenze di endocrinologi, oncologi, gastroenterologi, chirurghi, medici nucleari, radiologi ed endoscopisti, che consentono una visione ampia e completa della patologia sia in fase di diagnosi, sia in fase di trattamento.
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