Tumori del colon-retto e componente ereditaria, il prof. Antonino Spinelli, Responsabile di Chirurgia del Colon-Retto e docente di Humanitas University, sarà relatore del prestigioso convegno European Hereditary Tumour Group, in programma a Maiorca i prossimi 13 e 14 maggio. Focus del suo intervento la presentazione di un’innovativa tecnica mininvasiva e laparoscopica per la chirurgia del retto, applicabile anche a pazienti con poliposi adenomatosa familiare. Anche il team di Humanitas Cancer Center parteciperà al Meeting.
Il prof. Antonino Spinelli.
Tumore del colon-retto, qual è il peso della componente familiare?
“L’importanza di fattori eredo-familiari nell’insorgenza del cancro colorettale è nota”, spiega il dott. Laghi: “Tra i fattori di rischio spiccano, in particolare, quelli associati alla storia personale o familiare di carcinoma o di polipi del colon-retto, a poliposi adenomatosa familiare (FAP) e a tumori ereditari del colon “senza poliposi (HNPCC). Circa il 25% dei tumori del colon-retto si manifesta con ricorrenza familiare, e almeno il 5% come malattia ereditaria; ma poiché le conoscenze riguardo alle forme ereditarie sono in espansione, questa percentuale sembra destinata a crescere”. Di qui la necessità di organizzare il primo convegno internazionale sul tema, allo scopo di riunire gli esperti del settore (genetisti, chirurghi, gastroenterologi, oncologi, e altri professionisti) e fare il punto sulle conoscenze, le opzioni terapeutiche e le tecniche chirurgiche più innovative.
Quale tecnica chirurgica presenterà il prof. Antonino Spinelli?
La TransAnal Total Mesorectal Excision (TATME) è una tecnica innovativa e mininvasiva, che consente di sezionare il retto risalendo dall’estremità distale fino al promontorio sacrale, minimizzando la dissezione per via addominale. “Questa tecnica chirurgica, da noi già utilizzata per il trattamento dei tumori del retto – commenta il prof. Spinelli – possiede dei vantaggi potenziali anche in pazienti con poliposi adenomatosa familiare, poiché permette, garantendo la radicalità oncologica dell’intervento, di visualizzare, e quindi preservare, i nervi implicati nella funzione urinaria e sessuale. Ciò è particolarmente importante per pazienti giovani, come generalmente nei casi di poliposi familiare”.
“Associata alla laparoscopia e alla ricostruzione della porzione asportata, la TATME per la poliposi è oggi eseguita in pochissimi centri specializzati, e – conclude il prof. Spinelli – ha il potenziale per ridurre significativamente in futuro il rischio di complicanze di breve e lungo periodo llegate ad interventi così delicati”.
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