Il tumore della mammella fa sempre meno paura: dati alla mano, la sopravvivenza delle donne cui viene diagnosticato questo tumore è in costante aumento da quasi un ventennio. Al raggiungimento di questo obiettivo ha senza dubbio contribuito il progresso delle tecniche chirurgiche e della terapia medica; tuttavia, è impossibile non tenere conto anche dell’impatto delle campagne di sensibilizzazione e di screening.
Diagnosi precoce e risultato ricostruttivo: quanto sono importanti per la chirurgia del seno?
“Specialmente quando viene diagnosticato in una fase precoce, il tumore della mammella è una malattia sempre più guaribile”, spiega la dottoressa Arianna Rubino, chirurgo senologo di Humanitas Cancer Center. “Fortunatamente, c’è una attenzione crescente da parte delle donne, anche in età giovanile, alla prevenzione di questa malattia. La diagnosi precoce consente infatti di effettuare l’intervento chirurgico su lesioni di dimensioni inferiori, con un impatto minore anche dal punto di vista plastico ricostruttivo. Inoltre, l’aver finalmente creato Unità di Senologia (Breast Unit) ad alta specializzazione in vari centri di cura, sia in Italia che nel resto d’Europa, che comprendono specialisti in tutte le discipline che sono necessarie per effettuare un trattamento completo, ha contribuito a migliorare l’approccio con le pazienti, grazie all’utilizzo di tecniche e trattamenti più avanzati”, spiega.
Si può rimuovere il tumore e ricostruire il seno nel corso dello stesso intervento?
“È molto importante raggiungere un risultato ricostruttivo che renda l’intervento senologico meno traumatico per la paziente. Nei casi in cui il tumore sia di piccole dimensioni, l’intervento del chirurgo plastico è minimo e serve solamente a ripristinare la forma della mammella operata, in modo tale che risulti il più simile possibile a com’era prima dell’intervento”. “Talvolta – continua la dottoressa – si rende necessaria una ricostruzione di maggiore impatto; tutto viene deciso attraverso la piena condivisione e la comprensione da parte della paziente della strategia di cura e dei possibili esiti, sia dal punto di vista medico che da quello estetico, tenendo naturalmente conto delle sue aspettative e delle sue esigenze” dice Barbara Banzatti, chirurgo plastico di Humanitas Cancer Center, che prosegue: “Obiettivo di un buon esito ricostruttivo è di restituire l’immagine femminile alle donne cui viene diagnosticato un tumore: questo è particolarmente importante, perché le aiuta ad affrontare tutti i problemi che la diagnosi ed i trattamenti inevitabilmente portano con sé, migliorando la qualità della vita e, indirettamente, anche l’esito dei trattamenti stessi”.
Anche l’autopalpazione ha la sua importanza nella diagnosi precoce?
“Conoscere e tenere sotto controllo il proprio corpo è molto importante, non solo per le donne: anche l’autoispezione dei testicoli per gli uomini (specie fra i più giovani) e quella dei nei e della cute in generale possono rivelarsi fondamentali. – spiega la dott.ssa Rubino. – Aderire alle campagne di screening è indispensabile, anche perché permette di individuare la lesione tumorale quando è ancora troppo piccola per essere individuata attraverso la palpazione, consentendo quindi di intervenire con la minore invasività possibile” conclude la dottoressa.
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