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Tumore al seno: in Humanitas la Radioterapia è più veloce e il trattamento è personalizzato

Il tumore al seno è uno dei tumori più diffusi in Italia, colpisce 1 donna su 9 nel corso della vita e la percentuale aumenta con l’avanzare dell’età. Il tumore ha origine a seguito di uno sviluppo incontrollato delle cellule della ghiandola mammaria e se non trattato in tempo, può diffondersi ad altri tessuti, o per prossimità o attraverso il circolo sanguigno trasformando il tumore in una patologia sistemica che coinvolge altre parti dell’organismo.

Le opzioni di trattamento per il carcinoma mammario sono diverse e tra queste c’è anche la radioterapia. In Humanitas il trattamento di radioterapia si adatta sempre meglio alle esigenze cliniche delle singole pazienti, con conseguenti miglioramenti non solo in termini di risultati oncologici, ma anche di riduzione degli effetti collaterali. Inoltre, in Humanitas la radioterapia segue uno schema ipofrazionato che si traduce in minori sedute per la paziente. Ne parliamo con la professoressa Marta Scorsetti, Responsabile di Radioterapia e Radiochirurgia in Humanitas e docente di Humanitas University.

Che cos’è la radioterapia?

Il trattamento di radioterapia prevede l’utilizzo di un fascio di radiazioni ionizzanti che viene indirizzato sull’area affetta da neoplasia al fine di colpire le cellule tumorali ed eliminarle. Nel caso del trattamento della mammella tipicamente la radioterapia viene utilizzata dopo l’intervento chirurgico al fine di diminuire il rischio che la malattia si ripresenti.

L’estensione del trattamento di radioterapia è stabilita in base al tipo di chirurgia mammaria (quadrantectomia o mastectomia), all’interessamento dei linfonodi e alle caratteristiche biologiche della malattia. In generale la radioterapia può interessare solo il letto operatorio, l’intera ghiandola mammaria residua o la parete toracica sede di mastectomia. L’eventuale estensione ai linfonodi regionali può arrivare a coinvolgere l’area sopra e sotto la clavicola dallo stesso lato della mammella.

La radioterapia dell’Istituto Clinico Humanitas è dotata delle più moderne tecniche di radioterapia (per esempio la radioterapia a intensità modulata guidata dalle immagini) che permettono di garantire la miglior distribuzione di dose nell’area di interesse, minimizzando la dose agli organi sani circostanti (come polmone e cuore).

La personalizzazione dei trattamenti

“La radioterapia al seno sta subendo negli ultimi anni un’importante evoluzione in termini di personalizzazione dei trattamenti. Oggigiorno il trattamento di radioterapia si adatta sempre meglio alle esigenze cliniche delle singole pazienti, con conseguenti miglioramenti non solo in termini di risultati oncologici, ma anche di riduzione degli effetti collaterali. Per questo motivo sono stati sviluppati schemi di trattamento sempre più rapidi, con un minor numero di sedute e con aree di trattamento sempre più localizzate. Tutto questo è possibile solo grazie alla continua Ricerca e all’evoluzione tecnologica”, sottolinea la professoressa Scorsetti.

Quali sono le tappe di un trattamento di radioterapia?

Il percorso della paziente inizia con la prima visita di radioterapia volta a definire indicazioni e tempistiche per il trattamento.

Si esegue poi una TAC di centratura, che consiste nella fase di studio per l’elaborazione del piano di trattamento personalizzato. Questo esame è importante per decidere la posizione di trattamento e per lo studio dell’anatomia della paziente. Sulla base della TAC viene programmato il macchinario per l’erogazione precisa e personalizzata della dose.

Vi sono poi le sedute di trattamento: durante tutte le sedute la paziente verrà posizionata come deciso durante la TC di centratura, verranno eseguiti i controlli di posizione e verrà erogata la dose di terapia. La singola seduta dura circa 15-20 minuti in cui la paziente dovrà rimanere ferma. Durante l’erogazione della dose non si hanno sensazioni fisiche: la radioterapia non fa male, non brucia e non lascia addosso al paziente alcuna radioattività.

Nel corso delle sedute saranno programmate delle visite di controllo con i medici per monitorare eventuali effetti acuti e porvi rimedio.

Quali sono gli effetti collaterali principali?

In generale la radioterapia è un trattamento ben tollerato. Gli effetti collaterali si dividono in due categorie: effetti acuti, che si manifestano in corso di trattamento, ed effetti tardivi, che si manifestano nei mesi successivi al trattamento. Gli effetti acuti, che si risolvono poco dopo il termine del trattamento, sono principalmente eritema e rossore cutaneo (tipo una scottatura solare), senso di pesantezza, gonfiore della ghiandola mammaria e stanchezza.

Gli effetti tardivi principali possono essere: alterazione del colore cutaneo con comparsa di piccoli vasi superficiali nell’area radiotrattata, aumento di consistenza della ghiandola mammaria e possibile gonfiore del braccio.

Il medico prima dell’inizio del trattamento preciserà gli effetti attesi frequenti e rari in base al piano di cura personale.

Radioterapia ipofrazionata, minori sedute per la paziente grazie alla Ricerca di Humanitas

“Humanitas è in prima linea nella Ricerca anche nell’ambito della patologia mammaria. Negli ultimi anni è stato condotto e ultimato uno studio prospettico sul ruolo della radioterapia ipofrazionata (15 frazioni) a livello dell’intera ghiandola con sovradose concomitante sul letto operatorio per dimostrarne la pari efficacia e tollerabilità rispetto al trattamento convenzionale che prevede 30 sedute. Lo studio ha raggiunto il suo scopo, dimostrando peraltro come lo schema ipofrazionato possa essere applicato con successo anche in casi particolari, come le pazienti con seno voluminoso, le pazienti sottoposte a chemioterapia adiuvante o quelle affette da neoplasia in situ. Un altro studio randomizzato, recentemente concluso e in fase di pubblicazione, ha invece confrontato l’irradiazione standard su tutta la mammella in 15 sedute e il trattamento parziale sul letto operatorio in 5 sedute in neoplasie in stadio iniziale, con significativi miglioramenti in termini di effetti collaterali (hypab trial), pur mantenendo la stessa efficacia. In Humanitas è disponibile anche la moderna tecnica di radioterapia stereotassica per il trattamento mirato di localizzazioni polmonari ed epatiche di malattia, nell’ambito del protocollo di studio chiamato oligobreast.

Questi studi, insieme al continuo aggiornamento tecnologico e scientifico, permettono di offrire un trattamento sempre più personalizzato alle singole pazienti che afferiscono alla nostra radioterapia”, ha spiegato la professoressa.

La cura della persona

In Humanitas il concetto di “cura” non si ferma alla sola lotta alla malattia. Grazie a programmi specifici, le pazienti posso affrontare questo percorso in modo globale e personalizzato, non trascurando aspetti importanti della cura della persona e della femminilità.

In questo senso sono state sviluppate delle collaborazioni con associazioni locali e nazionali. L’associazione “La forza e il sorriso”, per esempio, collabora da anni con l’Istituto organizzando laboratori di bellezza per donne durante i trattamenti. Un altro importante progetto è nato dalla collaborazione con l’associazione “Shiatsu Do” che offre alle pazienti un servizio di massaggio Shiatsu, volto al benessere e al rilassamento.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
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