- La TC cuore per escludere eventi cardiaci Ischemici
- TC cuore e RM cuore: quali differenze?
- Quando utilizzare la TC e quando la RM
La salute del cuore è un aspetto cruciale per gli sportivi, sia agonisti che master (con età superiore ai 35 anni), poiché la pratica intensa e costante di attività fisica può comportare rischi specifici per l’apparato cardiovascolare, in assenza di controlli periodici. Negli ultimi anni, le tecniche avanzate di diagnostica per immagini, come la Tomografia Computerizzata (TC) e la Risonanza Magnetica (RM) cardiaca, hanno acquisito un ruolo centrale nel monitoraggio e nella valutazione della salute cardiaca degli atleti. Ma in che modo queste tecniche si differenziano e quando è opportuno utilizzare l’una piuttosto che l’altra?
Ne parliamo con il professor Marco Francone, Responsabile dell’Unità Operativa di Imaging Cardiovascolare presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, Professore Ordinario di Radiologia presso Humanitas University e vicepresidente della European Society of Cardiovascular Radiology (ESCR), parte della European Society of Radiology (ESR).
La TC cuore per escludere eventi cardiaci Ischemici
La TC coronarica è un esame diagnostico non invasivo della durata di pochi secondi, che consente di ottenere immagini ad altissimo dettaglio anatomico del cuore e delle arterie coronarie.
È particolarmente utile per escludere il rischio di eventi cardiaci ischemici, una delle principali cause di incidenti cardiaci negli sportivi master (di età superiore ai 35 anni). Analizzando le arterie coronarie, si possono identificare placche aterosclerotiche o stenosi (cioè restringimenti dei vasi) che potrebbero generare eventi cardiaci durante l’attività fisica intensa, a causa dell’aumentata richiesta metabolica del cuore durante lo sforzo.
Questo esame è fondamentale per garantire che gli atleti possano allenarsi e competere in sicurezza, evitando rischi di infarto o altre complicazioni ischemiche.
Inoltre, la TC coronarica è indicata anche quando ci sono sospetti di anomalie congenite delle coronarie. Tali patologie sono spesso asintomatiche o di difficile diagnosi clinica, ma possono rappresentare una causa maggiore di morte improvvisa negli atleti giovani. La TC consente di identificare con precisione queste anomalie, fornendo ai medici le informazioni necessarie per un trattamento mirato.
TC cuore e RM cuore: quali differenze?
Mentre la TC è fondamentale per esaminare le coronarie, la RM cardiaca si distingue per la sua capacità di valutare la funzione del cuore e identificare eventuali patologie miocardiche.
Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante negli sportivi, perché alterazioni strutturali come le cicatrici miocardiche in esito di vecchi processi infiammatori (miocarditi), o cardiomiopatie genetiche possono rappresentare il substrato organico di eventi aritmici anche maggiori e compromettere la sicurezza durante l’attività fisica, soprattutto negli atleti master o negli sportivi giovani che potrebbero non essere a conoscenza della loro condizione preesistente.
La RM consente anche di rilevare la fibrosi miocardica, un segno distintivo di patologie che predispongono a aritmie pericolose, offrendo una precisione diagnostica superiore rispetto ad altri esami, come l’elettrocardiogramma (ECG), che potrebbe non evidenziare tempestivamente questi problemi strutturali.
Quando utilizzare la TC e quando la RM
La scelta tra TC e RM cardiaca dipende principalmente dalla condizione clinica del paziente e dagli obiettivi diagnostici. La TC coronarica è generalmente indicata per gli sportivi con rischio di eventi ischemici o anomalia coronarica, e anche per coloro che hanno una storia familiare di malattie cardiovascolari. È particolarmente utile per monitorare la salute cardiovascolare negli atleti che praticano sport ad alta intensità.
D’altra parte, la RM cardiaca è preferibile quando l’obiettivo è valutare la funzione cardiaca e identificare patologie miocardiche, come le cicatrici o la fibrosi miocardica. La RM è particolarmente indicata per sportivi che presentano anomalie elettrocardiografiche sospette o che hanno una storia di malattie miocardiche, come le miocarditi o le cardiomiopatie genetiche, che possono compromettere la sicurezza durante l’attività fisica.
La RM cardiaca è anche molto utile nella valutazione pre-operatoria degli sportivi candidati all’impianto di un defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD). Questo esame non invasivo permette di identificare anomalie strutturali o funzionali che potrebbero influenzare la scelta del dispositivo più appropriato. Inoltre, la RM aiuta a valutare la compatibilità del cuore con il defibrillatore cardiaco impiantabile, assicurando che l’impianto non interferisca negativamente con l’attività sportiva dell’atleta.
È fondamentale sottolineare che tali esami non devono essere richiesti autonomamente dal paziente, ma devono essere preceduti da un’attenta valutazione da parte di uno specialista cardiologico e/o medico dello sport.
In conclusione, l’integrazione della TC coronarica e della RM cardiaca è fondamentale per la gestione della salute cardiovascolare degli sportivi, sia agonisti che master.
L’approccio diagnostico deve essere personalizzato, combinando la valutazione clinica, gli esami strumentali di primo livello e l’utilizzo strategico di TC e RM cardiaca. Un monitoraggio accurato e tempestivo permette di intervenire precocemente, ottimizzando la carriera sportiva e garantendo la sicurezza degli atleti.
Visite ed esami
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici