La pratica sportiva può determinare l’insorgenza di patologie muscolari e tendinee di origine traumatica o causate dal sovraccarico funzionale. A sviluppare questo tipo di disturbi associati allo sport non sono solo gli atleti che praticano sport a livello professionistico e sottopongono il loro sistema muscolo scheletrico a carichi elevati e ripetuti, ma anche gli sportivi amatoriali che corrono il rischio di non calibrare adeguatamente la propria preparazione fisica alle richieste funzionali dello sport praticato.
La comparsa di dolore acuto ai muscoli o ai tendini durante l’attività sportiva se associato a limitazione funzionale e che non migliora nei primi due tre giorni nonostante riposo e ghiaccio, non va sottovalutata e richiede un consulto con lo specialista.
Allo stesso modo è importante affidarsi alla valutazione e alla cura dello specialista quando si ha la sensazione che la sintomatologia dolorosa a carico di una struttura tendinea si presenti costantemente durante la pratica sportiva e con frequenza crescente.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Lorenzo Brambilla, specialista dell’Unità Operativa di Ortopedia del ginocchio e Traumatologia dello sport diretta dal prof. Piero Volpi, presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano.
Tendinopatie: gli infortuni più comuni
Le patologie da sovraccarico tendineo più frequenti negli sportivi sono:
- tendinopatia rotulea a carico tendine che collega la rotula alla tibia e che si verifica soprattutto in sport con ripetizione frequente di balzi come basket, pallavolo, beach volley e calcio;
- tendinopatia achillea, a carico dell’omonimo tendine, il più robusto del nostro corpo, che unisce i muscoli del polpaccio al calcagno e che interessa con altissima frequenza i runner e chi gioca a calcio, basket, tennis
- tendinopatia quadricipitale, a carico della struttura tendine che connette i ventri muscolari del quadricipite alla rotula, seconda per frequenza dopo la tendinopatia rotulea negli sport che richiedono balzi frequenti;
- tendinopatia inserzionale degli adduttori, descritta inizialmente negli schermidori e sempre più frequente nel calcio professionistico e amatoriale.
Il trattamento delle tendinopatie è inizialmente di tipo riabilitativo, dunque prevede il controllo dei carichi, l’impostazione di esercizi riabilitativi a carico della struttura interessata e delle strutture sinergiche e antagoniste, l’utilizzo di onde d’urto. Se questi trattamenti non dovessero essere sufficienti, potrebbe essere indicata la terapia infiltrativa biologica e più raramente, nei casi più severi, si deve ricorrere alla chirurgia.
Le lesioni muscolari più comuni
Le lesioni muscolari acute più frequenti nelle persone che praticano sport, sono:
- nel calcio: quelle a carico di ischiocrurali (bicipite femorale, semitendinoso, semimembranoso), adduttori, retto femorale, tricipite surale (polpaccio);
- nel tennis e nel padel: quelle a carico del tricipite surale;
- nella pallavolo quelle a carico di tricipite surale e muscolatura addominale;
- nel basket: quelle a carico di tricipite surale e ischiocrurali;
- nel rugby quella a carico del quadricipite da trauma diretto e quelle carico di tricipite surale e ischiocrurali.
Le lesioni muscolari sono sempre da trattare da un punto di vista riabilitativo. In alcuni casi, in base alla gravità della lesione e alla sua localizzazione, può essere utile la terapia infiltrativa biologica con PRP (plasma ricco di piastrine). Si tratta di un trattamento biologico che aiuta la stimolazione tissutale, facilitando la guarigione dei tessuti lesionati.
Se gli sportivi professionisti hanno a disposizione uno staff sanitario che li segue quotidianamente fino al ritorno in campo, per lo sportivo amatoriale è importante identificare la diagnosi corretta con la definizione del tempo necessario per il ritorno in campo e l’impostazione di un programma riabilitativo di progressiva rieducazione al carico della struttura muscolare coinvolta per evitare il rischio di recidive legate a un rientro allo sport troppo precoce o in situazione di scarso adattamento della struttura muscolare appena lesionata ai carichi richiesti dall’attività.
Rotture tendinee e disinserzioni muscolari: necessario il pronto intervento
Bisogna fare invece un discorso a parte per quanto riguarda la rottura del tendine e le disinserzioni muscolari, che possono spesso avere indicazione chirurgica. Le rotture tendinee (parliamo di tendine di Achille, tendine rotuleo, e tendine quadricipitale), generalmente afferiscono al Pronto Soccorso, a causa dell’impotenza funzionale immediata che provocano.
Anche le disinserzioni miotendinee abitualmente afferiscono al Pronto Soccorso se sono a carico di distretti in cui causano immediata impotenza funzionale, ma possono anche avere un decorso e una gestione analoghi a quelli delle lesioni muscolari. In quest’ultimo caso, lo specialista ortopedico e il paziente valutano in base alle richieste funzionali di quest’ultimo se eseguire un trattamento conservativo o se percorrere la strada della chirurgia.
Infortuni e traumi sportivi: in Humanitas un percorso ambulatoriale dedicato
Un percorso ambulatoriale completo che comprende visita, esami e fisioterapia per traumi di natura muscolo-tendinea: grazie alla presa in carico a 360°, lo sportivo può accedere a un percorso di diagnosi e trattamento personalizzato in base alle sue specifiche esigenze e condizioni fisiche, nel corso del quale lo specialista valuterà le terapie più idonee per riacquistare la forma e risolvere il trauma.
Ma non soltanto: in ambito di visita, infatti, possono essere impostati specifici percorsi di prevenzione per i disturbi correlati ai singoli sport o, in caso di individui con problematiche tendinee già presenti, individuare grazie al supporto dello specialista l’attività sportiva più adatta.
In particolare, l’ambulatorio si occupa del trattamento dei sintomi di disturbi come:
- borsiti
- tenosinoviti
- tendinopatie
- lesioni tendinee
- lesioni muscolari (nel gergo comune impropriamente detti stiramenti, strappi).
Visita ortopedica per muscoli e tendini: come si svolge
La visita ortopedica per muscoli e tendini viene effettuata dallo specialista ortopedico, che valuta la sintomatologia del paziente, mettendola in relazione alle attività a cui si associa e alla storia clinica. Mediante l’esame obiettivo lo specialista valuterà le possibili limitazioni articolari, le alterazioni della struttura muscolare o tendinea e i movimenti e la forza che il paziente riesce a esercitare. Dunque, potrebbero essere anche necessari degli esami diagnostici, come l’ecografia e la risonanza magnetica.
Una volta definita la problematica, lo specialista indicherà al paziente il percorso di terapia più adatto, anche in relazione alle caratteristiche dell’attività sportiva praticata e dei materiali utilizzati nello svolgimento. In alcuni casi possono essere consigliati in associazione alla fisioterapia anche trattamenti infiltrativi o trattamenti chirurgici non urgenti, da impostare anche in relazione al calendario sportivo del paziente e ai tempi necessari per poter tornare a praticare sport con piena funzionalità.
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