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Sport all’aperto: cosa fare se si avverte dolore al ginocchio

Con l’arrivo della bella stagione si ricomincia a praticare sport all’aperto, anche in modo amatoriale: dalla corsa in solitaria, al calcetto con un gruppo di amici, la primavera e l’estate invogliano a passare il proprio tempo libero all’aria aperta. Non tutti, però, nei mesi invernali hanno seguito un adeguato allenamento e il rischio, a ricominciare un’attività fisica senza essere adeguatamente preparati, è quello di incorrere in infortuni, anche piuttosto severi.

A essere maggiormente interessati sono articolazioni, tendini e muscoli, stressati da attività di sovraccarico, un problema che affligge soprattutto il ginocchio, che è una delle articolazioni più colpite da traumi sportivi.
Impostare un’attività di allenamento proporzionale allo sforzo che si andrà a effettuare qualche mese dopo, per esempio in vista delle vacanze estive, può essere allora il modo migliore per evitare incidenti.

Ne parliamo con la dottoressa Giulia Carimati, specialista in ortopedia dell’Unità Operativa di Ortopedia del ginocchio e Traumatologia dello sport diretta dal prof. Piero Volpi, presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano.

Sport: attenzione agli infortuni al ginocchio

Il ginocchio è composto da quattro importanti legamenti: il crociato anteriore, il crociato posteriore, il legamento collaterale mediale (LCM) e il legamento collaterale laterale (LCA). L’articolazione, in particolare quando si parla di attività sportiva, effettua spesso movimenti rotatori che, se avvengono in maniera improvvisa o violenta, possono comportare la lesione di uno o più legamenti. Nello sport, quelli che vengono messi maggiormente a dura prova sono i legamenti crociati, che fanno da perno e controllano, soprattutto quello anteriore, l’attività rotatoria. I legamenti collaterali, invece, in caso di rotazione hanno un rischio di infortunio inferiore, mentre sono maggiormente soggetti a lesioni in caso di stress in varo, dunque verso l’interno, o in valgo, ossia verso l’esterno.

La lesione a carico dei legamenti può essere di livello lieve, moderato o grave e, in base al danno al legamento, parziale, se sono state interessate dall’infortunio solo poche fibre, subtotale o totale, quando è interessata tutta la struttura.
Il trattamento di queste lesioni, a seconda della severità, può essere conservativo o chirurgico, ma è importante ricordare che si tratta di infortuni spesso evitabili: la prevenzione passa dal rinforzo della muscolatura, in particolar modo quella dei quadricipiti, e dalla conoscenza dello sport che si sta per iniziare. Non bisogna, quindi improvvisarsi atleti, ma approfondire ogni aspetto dell’attività sportiva che si vuole praticare.

Lesioni al ginocchio: i rischi del calcetto

I traumi al ginocchio appena menzionati sono tipici di calcio e calcetto. La lesione si manifesta come uno schiocco durante un’improvvisa torsione del ginocchio col piede vincolato al terreno, a cui segue un dolore acuto e il gonfiore di tutta la zona, subito o dopo qualche ora. La lesione può essere a carico di uno o più legamenti: può capitare infatti che queste strutture si lesionino anche contemporaneamente. Alla base di questo tipo di infortunio può esserci un allenamento troppo scarso e una gamba poco tonica, che non è in grado di reggere lo stress muscolare (ma attenzione, perché può essere anche provocato, al contrario, da un allenamento troppo intenso). 

Queste lesioni sono particolarmente invalidanti per cui, fino alla visita specialistica, bisogna evitare non solo di giocare, ma anche di sovraccaricare l’arto. In caso di lesione al ginocchio, allora, la prima cosa da fare è quella di effettuare un bendaggio compressivo e coprire col ghiaccio l’articolazione ed elevare la gamba, per poi recarsi tempestivamente dallo specialista ortopedico. Una volta escluse possibili fratture tramite radiografia, viene impostata una terapia di gestione del dolore e controllo dei sintomi. Abitualmente si fa ricorso a tutori specifici e stampelle per non sovraccaricare il ginocchio, mentre in caso di lesioni particolarmente severe si deve ricorrere alla chirurgia.

Corsa: attenzione all’età

La corsa è uno sport molto amato, bastano un paio di scarpe adatte e si può praticare in un parco cittadino così come nei sentieri di una pineta marittima. Se però da giovani la corsa è indubbiamente utile per la nostra salute, soprattutto per la prevenzione dell’osteoporosi, dopo i 40 anni può essere particolarmente stressante per l’articolazione del ginocchio, soprattutto in caso di sovrappeso o di mancanza di allenamento. In questi casi, infatti, il ginocchio, le anche e la colonna vertebrale subiscono un carico considerevole.

Il consiglio per prevenire il dolore provocato dal cosiddetto “ginocchio del corridore”, è quello di praticare riscaldamento muscolare mirato agli arti inferiori prima di ogni sessione di corsa. Tuttavia, bisogna sempre tenere presente che quello al ginocchio è un dolore di tipo meccanico: qualora quindi si dovesse avvertire un dolore all’articolazione del ginocchio, non bisogna insistere con la corsa ma interrompere immediatamente l’allenamento e rivolgersi allo specialista ortopedico, che valuterà il disturbo e indicherà gli eventuali trattamenti opportuni. In ogni caso, la corsa è un’attività che, superati i 40 anni, è poco indicata per la salute delle nostre gambe e a cui sono invece da preferire trekking o attività in scarico, come la bicicletta. 

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