Smart Pulse Technology è una tecnologia messa a punto dalla Schwind Eye Tech Solutions in collaborazione con il dott. Paolo Vinciguerra, responsabile del centro oculistico di Humanitas. Utilizzata presso il nostro Istituto dallo scorso giugno, tale tecnologia consente, attraverso trattamento più accurato della superficie corneale, di perfezionare i risultati del laser a eccimeri, permettendo un recupero di tre decimi nell’immediato post-operatorio. Per la sua definizione, sono stati effettuati più di mille trattamenti su 500 pazienti “arruolati” in otto centri. Il team coordinato dal dott. Vinciguerra sta già lavorando a un ulteriore miglioramento tecnologico.
Che cos’è Smart Pulse Technology?
Smart Pulse Technology è una tecnologia utilizzata per migliorare i risultati dell’operazione con il laser a eccimeri sia nell’immediato post-operatorio, attraverso un trattamento più accurato della superficie corneale finalizzato a ridurre le irregolarità.
Su quali studi preliminari si basa la Smart Pulse Technology?
“In via preliminare ci siamo chiesti se la qualità della superficie corneale potesse influire sui risultati del trattamento con laser a eccimeri – spiega il dott. Vinciguerra. – Abbiamo potuto analizzare le varie tipologie di superficie corneale grazie alla messa a punto di uno strumento molto avanzato, caratterizzato da una doppia luce polarizzata“. “Attraverso uno studio che ha coinvolto più di 500 pazienti, abbiamo osservato che in presenza di superfici levigate l’intervento con laser dà risultati di gran lunga migliori.
Abbiamo quindi pianificato una differente applicazione e disposizione degli spot del laser al fine di migliorare l’accuratezza dell’azione del laser ad eccimeri. I pazienti trattati con Smart Pulse Technology beneficiano di miglioramenti consistenti già nell’immediato post-operatorio”.
Quale è stato il passo successivo nella messa a punto di Smart Pulse Technology?
Il passo successivo è stato quello di posizionare con precisione gli spot (ossia la superficie della sezione del raggio) del laser. “Fino ad oggi, infatti – spiega il dott. Vinciguerra – gli spot sono stati posizionati come se la cornea fosse un reticolo piano, mentre in realtà è una superficie curva“. “Per collocare correttamente gli spot – prosegue il dott. Vinciguerra – abbiamo elaborato un modello più complesso, basato su una struttura tridimensionale a fullerene, che ricorda la disposizione alternata di esagoni e pentagoni delle palle da calcio oppure simile a di sostanze allotropi molecolari del carbonio. “Questa maggior precisione – conclude il dott. Vinciguerra – ha permesso di ridurre la ruvidità della superficie corneale del 60% rispetto a prima”.
Quali sono i vantaggi della Smart Pulse Technology?
• Riduzione della ruvidità della superficie corneale pari al 60%;
• Riduzione del dolore post-operatorio;
• Miglioramento dei risultati nel breve termine, senza compromettere i risultati e l’efficacia del trattamento nel lungo termine. Grazie a Smart Pulse Technology, i pazienti recuperano fino a tre decimi nell’immediato post-operatorio (a un’ora dall’intervento).
Il laser ha due regimi di energia di fluenza (densità dell’energia), lavora a 1050 Hertz al secondo e il trattamento dura meno di 60 secondi. Per mettere a punto questa tecnologia, attiva in Humanitas dallo scorso giugno con risultati sempre più incoraggianti, è stato necessario un anno e mezzo di lavoro. “Il miglioramento continuo – conclude il dott. Vinciguerra – è insito in questa tecnologia e nella cooperazione costante con Schwind che è in grado di sviluppare soluzioni in costante miglioramento. E ora stiamo studiando regimi di fluenza ancora diversi, allo scopo di perfezionare ulteriormente la levigatezza della superficie corneale”.
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