Il sistema immunitario è l’arma migliore che il nostro corpo possiede per difendersi dalle malattie e dalle aggressioni esterne. In alcuni casi però non funziona a dovere e anzi, attacca il corpo stesso con conseguenze importanti: è ciò che accade nelle malattie autoimmuni.
Ne ha parlato oggi il professor Alberto Mantovani, immunologo, Direttore Scientifico di Humanitas e Presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca, ospite a Elisir su Rai Tre.
Come funziona il sistema immunitario?
“Possiamo immaginare il sistema immunitario come un esercito ben ordinato il cui compito è quello di riconoscere i microbi “buoni” da quelli “cattivi” e di distinguere ciò che fa parte del corpo stesso da ciò che è estraneo, perché altrimenti si verifica l’autoaggressione. È il caso delle malattie autoimmuni in cui il sistema immunitario aggredisce o un organo specifico (per esempio tiroide o articolazioni) o molti organi (come nel lupus eritematoso sistemico).
Il sistema immunitario ha due linee di difesa: una prima linea mantiene costantemente l’equilibrio nell’organismo e una seconda è specializzata nell’avere memoria, cioè nel ricordare gli incontri con i microbi e con i vaccini. Quando ci vacciniamo alleniamo infatti il sistema immunitario a mettere in atto le sue armi migliori nei confronti del patogeno contro cui è stato messo a punto il vaccino”.
Come si può rafforzare il sistema immunitario?
“Oltre ai vaccini, occorre adottare uno stile di vita appropriato. Suggerisco la formula 0-5-30: zero fumo, cinque porzioni al giorno di frutta e verdura fresca e trenta minuti al giorno di esercizio fisico moderato”.
A cosa servono i vaccini?
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel decennio che stiamo vivendo i vaccini salveranno 25 milioni di persone. Ogni minuto, nel mondo, i vaccini salvano cinque vite. Il vaccino ha poi una dimensione di solidarietà: vaccinare oggi un bambino, contro il morbillo, per esempio, aiuta a proteggere quei 1500 bambini che in Italia hanno un tumore e non possono vaccinarsi. È il fenomeno dell’immunità di gregge”.
Quali sono le malattie autoimmuni più diffuse?
“Le malattie autoimmuni più diffuse sono l’artrite reumatoide, le malattie infiammatorie croniche intestinali e la spondilite anchilosante. L’artrite reumatoide colpisce soprattutto le donne, con la presenza di malformazioni articolari visibili. Nelle malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn e colite ulcerosa) le prime linee di difesa attivano una risposta infiammatoria inappropriata a livello dell’intestino. Ha un ruolo molto importante il microbioma, l’insieme dei microbi che popolano il nostro intestino. Affrontare la componente microbica della nostra salute è una delle nuove frontiere della nostra medicina. Nella spondilite anchilosante infine si ha una modificazione della spina dorsale che arriva ad assomigliare a una canna di bambù, con una compromissione della mobilità”.
Quali obiettivi nel futuro?
“I microbi ci accompagnano per tutta la vita e le cellule microbiche sono fondamentali per la nostra salute perché addestrano il sistema immunitario. Uno dei grandi sogni è usare il mondo dei microbi per migliorare la nostra salute. Ne è un esempio la sperimentazione di trapianto fecale per controllare le malattie infiammatorie dell’intestino. È una nuova grande frontiera che abbiamo davanti”.
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