Secondo le statistiche, circa sette milioni di italiani hanno almeno un tatuaggio e il numero è in aumento. A questo proposito è importante essere informati sulle precauzioni da adottare prima di farsi tatuare e tutelarsi dagli eventuali rischi. Ne ha parlato il professor Antonio Costanzo, Responsabile di Dermatologia di Humanitas, ospite della trasmissione televisiva Tempo & Denaro su Rai 1.
Professore, è possibile tatuare un minorenne?
“È possibile, ma occorre il consenso scritto dei genitori.”
Che tipi di coloranti vengono utilizzati per fare i tatuaggi?
“Si tratta di pigmenti di natura chimica regolamentati da una normativa europea. L’Italia è piuttosto restrittiva, per cui c’è un maggior numero di sostanze bandite dalla regolamentazione italiana rispetto a quella europea. Siamo i più controllati, fortunatamente.”
Chi controlla questi pigmenti?
“Il problema è proprio questo. Recentemente i N.A.S. hanno fatto un’ispezione in alcuni centri di distribuzione dei pigmenti e hanno riscontrato che il 18% dei pigmenti usati per i tatuaggi era contaminato da batteri e funghi che potevano provocare un’infezione.”
Ci sono dei coloranti più tossici di altri?
“Sì, ci sono delle sostanze più tossiche di altre, le ammine aromatiche, che sono in gran parte bandite e possono essere presenti in diversi colori.” Di recente il rapporto europeo sulla sicurezza dei tatuaggi condotto dall’Italia, da ARPA e dall’Istituto superiore di sanità ha evidenziato un utilizzo di pigmenti, non prodotti specificatamente per i tatuaggi, che sono stati ritirati dai N.A.S. in quanto potrebbero liberare molecole cancerogene. “Questo è il problema del controllo sui pigmenti – commenta il prof. Costanzo -. Esistono delle metodologie molto avanzate per valutare se all’interno di questi pigmenti sono presenti sostanze che possono diventare cancerogene, magari in seguito all’esposizione alla luce del sole o alla frammentazione indotta dal laser. Quindi è fondamentale il controllo.”
Si possono rimuovere i tatuaggi? Se sì, come?
“La metodica più affidabile è quella del laser, che frammenta il pigmento e ne permette il riassorbimento da parte dell’organismo. In questo modo il tatuaggio pian piano scompare.
Per ottenere un risultato soddisfacente occorrono mediamente dalle quattro alle otto sedute.
Vorrei aggiungere un consiglio: pensateci bene prima di fare un tatuaggio, perché alcuni pigmenti possono provocare allergie. Esistono dei test specifici che sono in grado di rivelare se siamo allergici a qualche sostanza. In questo modo è possibile conoscere in anticipo i rischi di una eventuale reazione al tatuaggio.”
È doloroso rimuovere un tatuaggio?
“Sì, è doloroso, ma ci sono degli anestetici locali che vengono applicati sulla pelle per ridurre il dolore, che comunque è sopportabile. Dicono che il dolore della rimozione del tatuaggio sia superiore a quello che si prova nel farlo, forse anche per il fatto che c’è una diversa predisposizione quando si fa un tatuaggio rispetto a quando lo si toglie.”
Clicca qui per rivedere la puntata dal minuto 6’30”
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici