La radioterapia è un trattamento locale che utilizza le radiazioni ionizzanti per intervenire sulla massa tumorale, sia a scopo curativo, sia palliativo. Dai dati risulta che circa il 60% dei pazienti interessati da un cancro effettui almeno un ciclo di radioterapia durante il percorso terapeutico.
In questi anni, grazie alla Ricerca e all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, è diventato possibile personalizzare i trattamenti di radioterapia in base alle necessità del singolo paziente, con un miglioramento del controllo della malattia e una diminuzione della tossicità del trattamento.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Ciro Franzese, radioterapista in Humanitas.
Radioterapia: verso la personalizzazione del trattamento
“L’adaptive radiotherapy (ART) è una forma avanzata di radioterapia che prevede l’adattamento del trattamento radioterapico ai cambiamenti del paziente e della patologia di cui è affetto. Si tratta di un trattamento complesso, che ha l’obiettivo di assicurare al paziente la cura più personalizzata possibile e che permette una maggiore precisione nell’irradiazione del tumore adattandosi all’anatomia del paziente”, spiega il dottor Franzese.
“Questa tecnica è possibile grazie al connubio dell’expertise dei medici con l’evoluzione tecnica delle apparecchiature con cui viene effettuata la radioterapia. Di particolare rilevanza, da questo punto di vista, è l’utilizzo delle immagini radiologiche, che ci consentono di monitorare giorno per giorno i cambiamenti del corpo del paziente e del tumore durante il trattamento”.
Lo studio Humanitas
“Personalizzazione del trattamento e combinazione di radioterapia e Intelligenza Artificiale sono al centro di un protocollo di studio per i trattamenti dei tumori del distretto testa-collo che ha preso avvio in Humanitas coinvolgendo diverse professionalità di Humanitas Cancer Center.
L’obiettivo dello studio è coniugare l’adaptive radiotherapy alla radiomica, una forma di Intelligenza Artificiale capace di fornire preziose informazioni sulle caratteristiche dei tumori a partire dalle immagini radiologiche.
I pazienti affetti da tumori testa-collo, infatti, vengono spesso trattati con una radioterapia a intento radicale, ossia curativo, con eventualmente l’associazione di chemioterapia. Noi vogliamo garantire ai pazienti una radioterapia adattiva che, grazie all’analisi tramite Intelligenza Artificiale delle immagini di TAC, Risonanza Magnetica e PET, personalizzi il trattamento e consenta di individuare quelle caratteristiche tumorali che non sono visibili all’occhio umano e che consentono di fare una predizione sulla risposta del paziente al trattamento radioterapico. In questo modo è possibile personalizzare i trattamenti in base alle risposte previste dall’Intelligenza Artificiale, intensificando o de-intensificando a seconda delle necessità. Dobbiamo infatti sempre ricordarci che ogni paziente è diverso dall’altro e anche ogni tumore è diverso dall’altro”, approfondisce lo specialista.
Medicina predittiva: l’intelligenza artificiale a servizio della radioterapia
“L’Intelligenza Artificiale consente di arrivare dove l’occhio umano non riesce: grazie a una serie di marcatori biologici e radiologici oggi possiamo definire in anticipo quale sarà l’outcome del paziente. Ogni paziente va trattato a seconda del tipo di risposta che il suo organismo potrebbe dare e l’Intelligenza Artificiale aiuta oncologi e radioterapisti a predire questa risposta. La definiamo medicina predittiva e l’obiettivo dello studio intrapreso in Humanitas è approfondire il suo utilizzo in ambito oncologico”, conclude il dottor Franzese.
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