COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
0282246280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Quali sono le cause dell’osteoporosi e quali le misure preventive?

L’osteoporosi è una malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura ossea con conseguente riduzione della resistenza al carico meccanico e un aumentato rischio di fratture.

Grazie all’aiuto del professor Gherardo Mazziotti, Responsabile della Sezione di Ricerca, Diagnosi e Cura delle Malattie Osteometaboliche di Humanitas, conosciamo meglio questa patologia, scoprendone le cause e le possibili misure di prevenzione.

“L’osteoporosi è una malattia di rilevanza sociale. Si stima che in Italia ne siano colpiti 1 donna su 3 oltre i 50 anni (circa 5.000.000 di persone) e 1 uomo su 8 oltre i 60 anni (circa 1.000.000 di persone). Purtroppo però, molto meno della metà dei pazienti con osteoporosi ad alto rischio di fratture è trattato con farmaci anti-osteoporotici, con conseguenze sociali rilevanti in relazione alle complicanze e agli esiti degli eventi fratturativi”, spiega il prof. Mazziotti.

Quali sono le cause dell’osteoporosi?

“Le forme principali di osteoporosi sono due: una “primitiva”, che colpisce le donne in post-menopausa o gli anziani, e una “secondaria”, che invece può interessare soggetti di qualsiasi età con malattie croniche o in terapia con farmaci che direttamente o indirettamente influenzano negativamente la salute scheletrica. Tra le malattie croniche associate a osteoporosi vi sono molte endocrinopatie (ipogonadismo, sindrome di Cushing, ipertiroidismo, iperparatiroidismo primitivo e secondario, deficit dell’ormone della crescita, acromegalia, iperprolattinemia), le malattie sistemiche autoimmuni, le sindromi da malassorbimento, le bronchiti croniche ostruttive e le malattie neuro-muscolari con ridotta performance motoria. Tra i numerosi farmaci in grado di ridurre la resistenza scheletrica, è importante ricordare i glucocorticoidi, le terapie immunosoppressive e le terapie ormonali di deprivazione estrogenica e androgenica”, sottolinea il professore.

Si può prevenire l’osteoporosi?

“La prevenzione primaria agisce sui fattori di rischio acquisiti e dunque modificabili, che influenzano per circa il 50% la salute delle nostre ossa in tutte le fasi della vita. L’altro 50% del nostro patrimonio scheletrico è geneticamente determinato e come tale non è modificabile.

Un adeguato consumo di alimenti ad alto contenuto di calcio (latte e derivati, noci, nocciole, mandorle) aiuta a favorire il corretto rimodellamento scheletrico e contribuisce all’acquisizione e al mantenimento della massa ossea. Per garantire che il calcio introdotto con gli alimenti venga assorbito è necessario avere normali livelli circolanti di vitamina D. La maggior parte del nostro fabbisogno giornaliero di vitamina D deriva dalla sintesi cutanea di colecalciferolo da parte di un sistema enzimatico regolato dai raggi ultravioletti. Una regolare esposizione al sole (sono sufficienti meno di 30 minuti al giorno) è pertanto importante per garantire la sintesi della vitamina D e quindi un assorbimento regolare del calcio. Con l’invecchiamento, il sistema enzimatico cutaneo è meno funzionante e dunque si rende spesso necessario il ricorso a farmaci contenenti vitamina D, poiché la maggior parte degli alimenti ne sono poveri.

Anche l’esercizio fisico è un altro importante tassello nella strategia di prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture, attraverso l’attivazione di una serie di segnali biochimici e meccanici che dal muscolo regolano il corretto rimodellamento scheletrico. Infine, è importante porre attenzione a eliminare quelle abitudini di vita che portano a favorire una perdita progressiva di massa ossea, come l’abuso di alcol e il fumo di sigarette.

Si tratta di misure di prevenzione che risultano efficaci quando intraprese nelle prime decadi di vita perché favoriscono la costituzione del patrimonio scheletrico e il raggiungimento del picco di massa ossea. In presenza di osteoporosi e soprattutto di una sua complicazione con le fratture, alle modifiche allo stile di vita occorre aggiungere una terapia farmacologica anti-osteoporotica”, ha concluso il professor Mazziotti.

La nuova Sezione di Ricerca, Diagnosi e Cura delle Malattie Osteo-Metaboliche afferente all’Unità di Endocrinologia in Humanitas

Humanitas ha grande interesse nell’osteoporosi e prepara percorsi diagnostico-terapeutici dedicati alla malattia accanto a studi di ricerca di clinica. Di recente è stata istituita la Sezione di Ricerca, Diagnosi e Cura delle Malattie Osteo-Metaboliche a conduzione universitaria, di cui è responsabile il prof. Gherardo Mazziotti. Il Centro ha come obiettivo primario quello di soddisfare le richieste dei pazienti con fragilità scheletrica. A tale scopo sono attivi ambulatori di Endocrinologia e percorsi diagnostico-terapeutici dedicati alla valutazione dei pazienti con osteoporosi primitiva e secondaria.

 250

 

 

 

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
Torna su