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Psoriasi, il ruolo della predisposizione genetica e dell’ambiente

Sono due milioni le persone che in Italia soffrono di psoriasi. Proprio di questa patologia ha parlato il professor Antonio Costanzo, Responsabile di dermatologia in Humanitas, ospite in studio a Buono a sapersi su Rai1.

“La psoriasi è una malattia autoimmunitaria infiammatoria cronica che colpisce soprattutto la pelle e si manifesta con chiazze rosse con squame argentee. Le chiazze possono comparire in qualunque distretto cutaneo, anche se alcune zone sono più privilegiate dalla malattia, come il cuoio capelluto, i gomiti, i palmi delle mani, le unghie e le ginocchia.

In alcuni casi, può esserci qualcosa di più rispetto alla forma cutanea: per esempio, la psoriasi delle unghie può far sospettare la presenza di artrite; un’artrite che è conseguente ad alcune forme di psoriasi. In questi casi, le manifestazioni cutanee non sono molto severe, si ha la presenza di poche chiazze che si accompagna a dolori articolari, soprattutto a livello delle mani”, ha spiegato lo specialista.

Le cause e le cure

“La psoriasi è dovuta a un cattivo incontro tra i geni di predisposizione – ne conosciamo almeno 52 – e l’ambiente. La predisposizione è dunque la base e in questi soggetti può accadere che alcuni fattori scatenino la malattia, come un’infezione, traumatismi, stress e alcuni farmaci (per esempio i betabloccanti).

Una volta effettuata la diagnosi, disponiamo di diversi farmaci, alcuni più convenzionali e altri più evoluti: i cosiddetti farmaci biologici, capaci di colpire punti specifici della malattia”, ha concluso il professor Costanzo.

 

Guarda l’intervista al prof. Costanzo dal minuto 39.46.

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