Quando un chirurgo con anni di esperienza alle spalle si cimenta sviluppatore, nasce EVARplanning, app che aiuta la pianificazione della chirurgia endoprotesica.
L’idea del dott. Paolo Spada, chirurgo vascolare di Humanitas con la passione per l’informatica, si accinge a diventare startup dopo che il suo progetto imprenditoriale – un innovativo sistema computerizzato, destinato agli specialisti vascolari per la pianificazione e il rendering dell’impianto protesico dell’aorta – è stato selezionato fra i vincitori della prima edizione di BioUpper, piattaforma di accelerazione nata dalla partnership tra Novartis e Fondazione Cariplo con l’obiettivo di finanziare nuove idee di impresa nell’ambito delle scienze della vita.
Quale concorso ha vinto il dott. Spada?
Il primo aprile scorso si è tenuta la “finalissima” del concorso BioUpper, piattaforma di accelerazione nata dalla partnership tra Novartis e Fondazione Cariplo in collaborazione con PoliHub, incubatore del Politecnico di Milano. Il progetto del dott. Spada è uno dei tre vincitori della prima edizione: la vittoria gli è valsa un finanziamento e le consulenze necessarie a sviluppare la sua idea.
Cos’è EVARplanning?
EVAR (EndoVascular Aortic Repair) planning è un’applicazione fruibile gratuitamente tramite il sito internet www.evarplanning.com. Nasce per agevolare l’impianto di protesi endovascolare, uno strumento di trattamento mininvasivo per l’aneurisma dell’aorta addominale e toracica. Un intervento complesso, che si esegue passando dall’arteria femorale. “Occorre sostituire il tratto in cui l’arteria è dilatata e rischia di rompersi, e la maggiore difficoltà – spiega il dott. Spada – consiste nella scelta della configurazione protesica più adatta, diversa per ogni singolo paziente”. Normalmente il chirurgo deve prendere le misure dalla Tac, e cercare, segmento per segmento, la combinazione protesica più adatta, che deve rispettare le istruzioni per l’uso, diverse da dispositivo e da marca a marca: “la procedura è questa anche quando si opera in urgenza”, spiega il dott. Spada. Il quale, per colmare questo “gap tecnologico”, si è cimentato programmatore, investendo tutto il suo tempo libero nel tentativo di “buttar giù” un algoritmo che funzionasse. Ci sono volute pazienza e determinazione: “Più volte ho pensato che avrei gettato la spugna, ma sono sempre tornato a quell’idea”. Una volta calibrato l’algoritmo, il dott. Spada l’ha condiviso con la rete, e in poco tempo più di mille colleghi da tutto il mondo hanno iniziato ad usarlo: “è stata la prima conferma della bontà del progetto”. Basta inserire le misure del paziente ricavate dalla TAC, e il gioco è fatto: l’applicazione guida il chirurgo nella scelta della protesi più adatta al singolo paziente tra quelle disponibili in commercio.
“A nessun programmatore sarebbe mai venuto in mente – commenta con soddisfazione il dott. Spada. – EVARplanning, infatti, nasce da un’esigenza della chirurgia, e dalla necessità di procurarle uno strumento di pianificazione che prima non esisteva”. “Oggi – conclude il dott. Spada – non c’è più spazio per l’improvvisazione: il successo dei nostri interventi si decide in gran parte prima ancora di iniziare. La pianificazione, la nostra capacità di elaborare strategie su misura, sempre meno invasive, più precise, efficaci e sicure, sono le armi vincenti per offrire al paziente le migliori cure”.
Quale progetto sarà avviato dopo la vittoria di BioUpper?
Per partecipare al bando di BioUpper, il dott. Spada ha steso un progetto di sviluppo che prevede la trasformazione di EVARplanning in un vero e proprio software. “Sarà più preciso, in grado di elaborare direttamente dalla Tac, ma anche in grado di configurare l’esito dell’intervento, in modo da ridurre le complicanze”. Oggi, infatti, il numero di reinterventi a seguito di endoprotesi aortica è piuttosto alto: “Il 20% dei pazienti presenta endoleaks, piccole perdite dovute a una non perfetta aderenza della protesi. Ci aspettiamo che EVARplanning aiuterà a ridurre significativamente questa percentuale”.
Paolo Spada, chirurgo con la passione per l’innovazione tecnologica
Chirurgo vascolare di Humanitas dal 1997, il dott. Paolo Spada, 48 anni, ha effettuato oltre 2000 interventi di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare dell’aorta toracica e addominale, dei tronchi sovraortici (carotidi) e degli arti. Ha maturato particolare interesse per le ricostruzioni vascolari complesse e per l’approccio multidisciplinare. “È la mia prima esperienza nei panni di ‘sviluppatore’ ma la passione per l’innovazione e per le sfide ha sempre accompagnato le mie scelte”.
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