Artrosi dell’anca, quali sono le più interessanti novità nel campo delle tecnologie protesiche? Ne ha parlato il dott. Guido Grappiolo, responsabile di Ortopedia dell’Anca e Protesica di Humanitas, in una recente intervista su “Ok Salute e Benessere”.
Che cos’è l’intervento di protesi d’anca?
L’intervento di protesi d’anca consiste nella sostituzione completa dell’articolazione utilizzando protesi in metallo. “Si rende indispensabile nel caso di artrosi o frattura”, anche perché – spiega il dott. Grappiolo a Ok Salute e Benessere – non esistono terapie farmacologiche o approcci fisioterapici che possano risolvere il problema. L’unico intervento valido, risolutivo, è la protesi d’anca che restituisce una qualità della vita ottimale oltre a far scomparire il dolore”. È un intervento sempre più diffuso: ogni anno, solo in Italia, ne vengono eseguiti più di 90mila.
Quali sono le innovazioni più importanti?
La maggior parte delle protesi sono in titanio; le novità più interessanti consistono nella lavorazione di questo materiale. “Le nuove protesi in titanio trabecolato (una particolare forma del titanio che mima la morfologia dell’osso), come la più recente OsseoTi, hanno un altissimo grip (“presa”) che consente un ottimo fissaggio e una presa immediata sull’osso”. Il polietilene di queste protesi è, inoltre, arricchito di vitamina E, “che funziona da antiossidante consentendo una minor usura e quindi una maggior durata delle protesi”. L’innovazione tecnologica ha permesso una maggiore durata degli impianti protesici: “Oggi – conclude il dott. Grappiolo – possiamo dire che la durata di una protesi impiantata dopo i 60 anni è definitiva, mentre tra i 50 e i 60 la durata è correlata allo stile di vita”.
Leggi l’intervista completa al dott. Grappiolo su Ok Salute e Benessere.
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