Il progesterone è un ormone steroideo fondamentale per il corretto funzionamento dell’apparato riproduttivo femminile. Il ruolo principale di questo ormone riguarda la regolazione del ciclo mestruale e della gravidanza.
A cosa serve il progesterone e cosa fare in caso di progesterone basso? Ne parliamo con il professor Andrea Lania, Responsabile dell’Unità Operativa di Endocrinologia, Andrologia medica e Diabetologia dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e la dottoressa Simona Jaafar, specializzanda dell’Unità Operativa di Endocrinologia, Andrologia medica e Diabetologia.
Progesterone, a cosa serve?
Il progesterone è un ormone steroideo tipicamente femminile, sebbene in minima quantità venga secreto anche dall’organismo maschile. Il progesterone ricopre molteplici ruoli, tra cui:
- Regolazione del ciclo mestruale: il progesterone agisce in sinergia con l’estrogeno per la regolazione del ciclo mestruale. Nello specifico, è coinvolto nel processo di ovulazione, la fase del ciclo mestruale che si verifica circa a metà tra una mestruazione e l’altra e che viene definita “finestra fertile”, in quanto rappresenta il periodo in cui è più facile il concepimento. In questo momento, l’ovocita, ossia la cellula riproduttiva, si sviluppa e viene liberata dall’ovaio per essere rilasciata nella tuba uterina. Sempre in questa fase, sotto l’influenza del progesterone, l’endometrio accresce il suo spessore preparandosi alla fecondazione. Quando questo non avviene, i livelli di progesterone si abbassano e lo strato più esterno dell’endometrio si distrugge, provocando il sanguinamento che dà luogo alle mestruazioni.
- Regolazione della gravidanza: grazie alla sua azione, l’endometrio, ossia il tessuto di rivestimento della cavità uterina, cresce e si prepara ad accogliere la cellula uovo fecondata. Il progesterone ha inoltre un ruolo importante nello sviluppo della placenta, nel prevenire l’ovulazione, nell’inibire le contrazioni uterine proteggendo dal parto pretermine e nel favorire l’allattamento.
- Influenza sulla libido: il progesterone può influenzare la libido, aumentando o diminuendo il desiderio sessuale.
- Regolazione del tono muscolare: l’ormone può influenzare il tono muscolare dell’utero, contribuendo a mantenere un ambiente favorevole alla gravidanza.
- Effetti sul sistema nervoso centrale: il progesterone può avere effetti sul sistema nervoso centrale, influenzando l’umore e la sensazione di benessere.
Bassi livelli di progesterone
I livelli di progesterone variano durante le diverse fasi della vita e, in particolare, tendono ad abbassarsi naturalmente con lo scorrere del tempo, fino alla menopausa. La diminuzione di tali valori determina alcuni effetti sull’organismo, portando allo sviluppo di sintomi tipici della perimenopausa, tra cui:
- Irregolarità del ciclo mestruale: bassi livelli di progesterone possono causare cicli mestruale irregolari, tra cui sanguinamento intermestruale, ovvero perdite di sangue al di fuori del periodo mestruale regolare;
- Mestruazioni dolorose (dismenorrea): bassi livelli di progesterone possono contribuire a crampi e dolori durante le mestruazioni;
- Secchezza vaginale: il progesterone contribuisce alla lubrificazione vaginale e alla salute delle membrane mucose. Bassi livelli di progesterone possono portare a secchezza vaginale;
- Calo del desiderio sessuale: poiché il progesterone è coinvolto nella regolazione del desiderio sessuale, la sua carenza può portare a un calo del desiderio sessuale;
- Alterazioni del tono dell’umore: bassi livelli di progesterone possono essere associati a cambiamenti dell’umore, tra cui irritabilità, ansia e depressione;
- Problemi del sonno: alcune donne con bassi livelli di progesterone possono sperimentare difficoltà nel dormire;
- Vampate di calore.
Tra i più severi effetti correlati a un basso livello di progesterone si annoverano la difficoltà nel concepimento e l’aumento di rischio di complicanze, tra cui l’aborto spontaneo, la gravidanza extrauterina e il parto prematuro.
Per questo motivo, sia nel fisiologico momento della perimenopausa, sia in presenza di bassi livelli di progesterone in altre fasi della vita, per esempio quando si sta cercando di concepire o in presenza di un ciclo mestruale irregolare, lo specialista può ritenere necessario integrare il progesterone farmacologicamente.
Alti livelli di progesterone
È importante sottolineare che, mentre in alcune condizioni l’aumento dei livelli di progesterone può essere fisiologico e normale, in altre può essere indicativo di problemi di salute sottostanti. Ecco alcune condizioni caratterizzate da livelli elevati di progesterone:
- Gravidanza: durante la gravidanza, i livelli di progesterone aumentano significativamente. Questo è un cambiamento fisiologico necessario per sostenere la gravidanza e preparare l’utero per l’impianto dell’ovulo fecondato;
- Corpo luteo persistente: in alcuni casi, il corpo luteo (la struttura che si forma dopo l’ovulazione) può persistere e continuare a produrre progesterone anche in assenza di una gravidanza. Questa condizione è nota come corpo luteo persistente o luteinizzazione persistente del follicolo;
- Cisti ovariche: le cisti ovariche possono essere associate ad un aumento dei livelli di progesterone. Questo può verificarsi quando una cisti ovarica produce progesterone in modo eccessivo;
- Iperplasia surrenalica congenita: questa è una condizione genetica che può portare a un aumento della produzione di ormoni surrenalici, inclusi gli ormoni sessuali come il progesterone;
- Assunzione di farmaci: alcuni farmaci, come quelli contenenti progesterone o analoghi sintetici, possono portare ad un aumento dei livelli di questo ormone;
- Malattie ovariche: alcune malattie ovariche, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), possono causare un aumento della produzione di progesterone.
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