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Il Premio AICF 2018 al professor Alberto Mantovani

Mercoledì 7 novembre 2018, durante una cena di gala a New York City, l’immunologo e oncologo italiano prof. Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University, riceverà il premio AICF (The American-Italian Cancer Foundation, onlus fondata nel 1979 dal professor Umberto Veronesi per sostenere la ricerca e la prevenzione sul cancro) per l’eccellenza scientifica in medicina e per l’importante contributo scientifico nella lotta al cancro.

 

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Il ruolo sempre più chiave dell’immunologia nella lotta ai tumori continua a essere confermato dai massimi esperti e da studi pubblicati sulle riviste più prestigiose, come il New England Journal of Medicine, che ha da poco pubblicato proprio un importante studio in cui si mostrano i benefici clinici ottenuti nel trattamento di alcuni linfomi rimuovendo i check-points dei macrofagi, oggetto degli studi del prof. Mantovani, per questo chiamato a commentare lo studio con un editoriale sulla stessa rivista. 

Questo prestigioso riconoscimento, nato a fine del 1984, viene assegnato annualmente a medici e ricercatori di tutto il mondo che hanno fatto importanti scoperte nella biologia, prevenzione, diagnosi e trattamento del cancro. Persone del calibro degli italiani Rita Levi Montalcini, Umberto Veronesi, Gianni Bonadonna, degli statunitensi Bert Vogelstein e Peter Vogt che hanno fatto la storia dell’Oncologia.

Quest’anno sarà assegnato al professor Mantovani per il suo importante contributo al progresso delle conoscenze nel settore dell’immunologia applicata all’oncologia, attraverso l’identificazione di nuove molecole e funzioni e, soprattutto, la scoperta (grazie ai suoi studi sull’immunità innata) del rapporto tra infiammazione e cancro.  In particolare, egli ha dimostrato che alcune cellule del sistema immunitario, i macrofagi, anziché difenderci dalla malattia (come dovrebbero) si comportano come “poliziotti corrotti”, aiutandola a crescere e proliferare indisturbata.

Da queste importantissime conoscenze deriveranno in futuro sempre più nuovi metodi di cura per molti tipi di tumori, utilizzando le nostre difese naturali. L’immunologia italiana sarà quindi in prima linea nella lotta contro il cancro.

La consegna è prevista mercoledì 7 novembre e sarà seguita, il giorno successivo, da una lecture scientifica presso la Cornell University.

“La terapia immunitaria oggi costituisce la quarta strategia di lotta contro il cancro e si affianca a chirurgia, radioterapia e chemioterapia – ha spiegato il professor Mantovani – e rappresenta ormai una delle armi che utilizziamo quotidianamente nella lotta contro molti tipi di tumore. È la nuova frontiera da molti punti di vista ed è motivo di grande speranza per chi fa ricerca e per i pazienti”.

“La ricerca per sconfiggere il cancro sta continuando a progredire, e con questo studio abbiamo una nuova importante conferma che ci deve spronare ad andare avanti”.

È la seconda volta che il premio – di regola assegnato a oncologi molecolari – viene attribuito ad un immunologo: il primo a riceverlo fu Jim Allison, esperto di immunità adattativa, per la scoperta della funzione di check point (freno molecolare del sistema immunitario) di CTLA-4 contro il cancro. 

“Simbolicamente – ha spiegato il prof. Mantovani – l’assegnazione ad un immunologo di un premio che, da sempre, valorizza gli studi di genetica e genomica del cancro rappresenta un segnale del fatto che il futuro sta nel matrimonio fra questi due mondi. Sono dunque particolarmente onorato di riceverlo. Mi piace pensare che, al di là del fatto che riconosca il mio contributo al progresso delle conoscenze e della cura del cancro, sia una ricompensa anche per tutti le persone, in particolare i giovani, che hanno lavorato accanto a me in questi anni. E, più in generale, sia un riconoscimento per il contributo dell’immunologia italiana alla lotta contro il cancro”.

 

Chi è Alberto Mantovani

Immunologo e oncologo, Alberto Mantovani è Direttore Scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University. Ha contributo al progresso delle conoscenze nel settore immunologico formulando nuovi paradigmi e identificando nuove molecole e funzioni. Le analisi bibliometriche lo indicano come lo scienziato italiano più citato e uno degli immunologi più citati nella letteratura scientifica internazionale. Per la sua attività di ricerca ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, fra cui il Robert Koch Award 2016 per l’impatto trasversale sulla Medicina delle sue scoperte in ambito immunologico.

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