Il lavoro al computer, dall’ufficio e in particolare il lavoro dal proprio domicilio, può comportare l’abitudine a passare molte ore in posizioni errate che, a lungo andare, possono risultare dannose per la nostra schiena. Dalla cervicalgia, al dolore alla colonna vertebrale e ai muscoli delle spalle, i disturbi della postura che possiamo sviluppare sono svariati.
Imparare quali sono le posture sbagliate da assumere, cosa comportano e come correggerle, può essere utile per migliorare non solo la salute della schiena, ma anche il benessere nelle ore lavorative.
Ne parliamo con il dottor Gianluca Galimberti, Responsabile della Sezione di Riabilitazione Ortopedica presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano.
Quali sono le posture da evitare?
Quando si lavora al computer, è importante mantenere l’asse della testa coincidente con il baricentro del corpo, dunque regolare su un medesimo piano spalle, petto e bacino. In questo modo si mantiene la testa dritta, evitando che, piegandosi in avanti, solleciti in maniera errata i muscoli posteriori. Per mantenere questa postura ed evitare di avere lo sguardo (e di conseguenza la testa) che tende verso l’alto o verso il basso, bisogna tenere il computer a circa 60-70 cm dal viso, con il bordo superiore dello schermo all’altezza degli occhi.
Lavorare dal proprio domicilio ha aumentato alcune cattive abitudini posturali, in particolare quella di utilizzare il computer stando seduti o sdraiati sul divano e appoggiandolo sulle gambe. Questa posizione comporta l’insorgenza di dolori alla cervicale, poiché costringe a tenere la testa reclinata in avanti comportando uno sforzo per i muscoli posteriori del collo. Chi lavora da casa, dunque, dovrebbe cercare nei limiti del possibile di creare una postazione di lavoro simile a quella che utilizza in ufficio.
Gli errori che fanno male alla colonna vertebrale
Un altro rischio, in questo caso prettamente riferito al lavoro in ufficio di persone che hanno a che fare con molti clienti, deriva dal posizionare lo schermo del computer da un lato. In questo modo, chi lavora si trova a dover cambiare in continuazione la posizione del capo, guardando prima davanti a sé la persona con cui ha un colloquio e dunque di lato quando utilizza il computer. La tendenza, in questi casi, è quella di effettuare un movimento di torsione del capo e del collo, mantenendo il busto in posizione frontale. Il consiglio è quello di usare una sedia mobile dotata di rotelle, che consente di ruotare completamente verso lo schermo del computer senza assumere posture innaturali.
La schiena, poi, può venire sollecitata anche dal modo in cui ci sediamo. Comunemente, infatti, si ha l’errata percezione che sedersi sull’osso sacro sia più comodo che stare seduti sulle ossa ischiatiche, come sarebbe invece corretto fare. Mantenendo la colonna in flessione, infatti, si ha la sensazione di essere più comodi, questo avviene perché seguiamo la forza di gravità e, quindi, i nostri muscoli effettuano uno sforzo minore. In questo modo però, le nostre strutture posteriori sono sottoposte a una tensione anomala, così come il collo, poiché la testa deve spostarsi per mantenere gli occhi in asse con lo schermo. Si tratta di una cattiva abitudine comune soprattutto a chi non pratica con continuità un’attività fisica: chi, infatti, è abituato all’attività sportiva fa meno fatica a mantenere la colonna lombare in posizione eretta.
Qual è la postura corretta
La postura corretta è quella che segue la cosiddetta “regola dei 90°”, ossia mantenere a questa gradazione le articolazioni del corpo. La sedia, dunque, oltre che mobile deve essere anche regolabile, in modo tale che i piedi possano sempre appoggiare stabilmente per terra e le ginocchia siano piegate ad angolo retto. Anche la superficie della scrivania deve avere un’altezza tale rispetto alla sedia per cui gli avambracci possano essere appoggiati e le spalle rilassate, con i gomiti, di conseguenza, posizionati a 90°. Grazie a questa postura, i muscoli della schiena e delle spalle possono lavorare correttamente, evitando l’insorgenza di problemi e dolori alla colonna e alla cervicale.
Infine è sempre consigliato effettuare controlli periodici dell’oculista, in modo tale da non rischiare problematiche alla vista che, se non considerate, possono comportare l’assunzione di posture errate, per esempio per avvicinare la testa allo schermo.
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