Le lesioni alle corde vocali sono più frequenti di quanto non ci si aspetti. Sembra scontato saper parlare, ma alternare nel modo corretto fonazione, ovvero la modulazione della voce e la respirazione non lo è affatto.
Le corde vocali possono perdere di tensione e “stonare” esattamente come accade per uno strumento musicale scordato, oppure sviluppare lesioni che limitano una performance sonora efficace.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Luca Malvezzi, chirurgo cervico-facciale e otorinolaringoiatra di Humanitas Research Hospital di Rozzano.
Corde vocali: le principali lesioni
Le corde vocali sono due bande membranose poste al centro della laringe. Hanno una lunghezza di circa 2 cm e al passaggio dell’aria generano vibrazioni armoniche che, unitamente all’azione della muscolatura faringe, della lingua e infine delle labbra, elaborano quel suono che identifichiamo con la voce.
Se utilizzate in modo scorretto – incapacità di alternare fonazione con respirazione –, sovraeccitate – gridare in modo sguaiato –, o esposte ad abitudini igieniche scorrette (pensiamo al fatto che il fumo di sigaretta genera 400 sostanze tossiche e 40 cancerogene), la compromissione della loro efficacia si esprime con un sintomo: la disfonia.
Noduli e polipi delle corde vocali sono lesioni non cancerose frequenti della laringe.
L’alterazione del profilo della corda vocale, la sua maggiore rigidità e l’impossibilità delle corde vocali di affrontarsi in modo completo durante il passaggio di aria proveniente dalla trachea genera un suono distorto – raucedine – o una voce bisbigliata. La stessa sintomatologia compare in caso di granulomi sulle corde vocali, lesioni che insorgono nella porzione posteriore delle corde, e associate a reflusso gastroesofageo. Infine, non deve essere affatto trascurato, che, nel fumatore, una voce alterata deve essere immediatamente posta all’attenzione dello specialista otorinolaringoiatra perché la disfonia può essere causa di una lesione maligna della corda vocale. La diagnosi precoce è fondamentale perché garanzia di un trattamento conservativo con maggior possibilità di guarigione completa.
I noduli delle corde vocali interessano di norma entrambe le corde, insorgendo sul loro terzo medio e impedendone la corretta chiusura e vibrazione. Sono di norma lesioni croniche secondarie a un utilizzo non idoneo della voce. Possono in qualche misura essere considerate una “malattia professionale” in chi, come gli insegnanti, vedono impegnata la voce per spiegazioni, non sempre in sintonia con la corretta respirazione, ma anche per regolare i disordini della classe.
Un cenno di riguardo al bambino che, utilizzando la voce anche per affermare la propria personalità e rivendicare i propri diritti nei confronti magari di fratelli maggiori e “prepotenti”, può crescerla in modo scorretto. Un intervento precoce da parte del logopedista – il fisioterapista della voce – favorisce la corretta impostazione e porta alla risoluzione della problematica.
Il polipo interessa di norma una sola corda vocale, è correlato a un utilizzo alterato “acuto” della voce, ovvero l’urlo per un gol segnato, ma può essere secondario anche all’esposizione di irritanti cronici. Il reflusso deve essere preso in considerazione, ma certamente con le sue numerose sostanze tossiche e cancerogene anche il fumo di sigaretta.
Noduli e polipi vocali: i fattori di rischio
Oltre all’utilizzo errato o eccessivo della voce, esistono diversi fattori che possono avere un ruolo importante nell’aumentare il rischio di lesioni alle corde vocali.
Una sigaretta libera circa 400 sostanze irritanti e 40 sostanze cancerogene come monossido di carbonio, formaldeide, cadmio, ammoniaca, catrame e arsenico che alterano il DNA e sono causa di numerosi eventi avversi a livello dell’apparato cardiovascolare, fegato, pancreas, polmoni, esofago e naturalmente laringe. Allo stesso tempo anche il calore della combustione può danneggiare le corde vocali.
Statisticamente 20 sigarette al giorno accorciano la vita di un giorno alla settimana.
Irritazione e quindi infiammazione cronica si traducono in raccolta di essudato nello spazio di Reinke compreso fra lo strato superficiale mucoso della corda vocale e il sottostante legamento vocale ovvero l’elemento di tensione della corda stessa. L’edema di Reinke conferisce alla voce un tono rauco e profondo. Ascoltate la voce di Louis Armstrong per farvene un’idea.
La metaplasia, ovvero il cambiamento delle normali caratteristiche dell’epitelio di rivestimento delle corde vocali, si traduce in una maggiore rigidità della corda vocale con mutamento della voce. I moderni video-laringoscopi presentano grande capacità di magnificazione d’immagine e la dotazione di filtri di luce evidenzia la struttura vascolare delle strutture esplorate, anticipando diagnosi infauste o aprendo la possibilità a trattamenti chirurgici ultra-conservativi.
Naturalmente prevenzione e diagnosi precoce devono maggiormente radicarsi sul territorio a partire dai medici di medicina generale e con particolare attenzione ai pazienti più esposti a fattori di rischio.
Noduli e polipi locali: come intervenire
Non tutte le lesioni delle corde vocali necessitano di una soluzione chirurgica. La logopedia, infatti, ha un ruolo strategico nella correzione della non idonea impostazione della voce. È molto utile nel trattamento dei noduli delle corde vocali soprattutto in età scolare, più difficile nell’adulto correggere una modalità di espressione vocale, che rappresenta anche una sfumatura della personalità dell’individuo.
La logopedia può essere indicata anche nel percorso riabilitativo post chirurgico sia nei soggetti che devono recuperare la corretta tensione delle corde vocali di periodi prolungati di utilizzo deficitario, sia nei soggetti che, sottoposti a chirurgia maggiore, devono riabilitare fonazione deglutizione.
Come per la diagnosi anche nella chirurgia l’evoluzione tecnologica ha raffinato procedure e risultati.
Il laser ha progressivamente dominato la scena della chirurgia laringea a partire dalle ultime decadi dello scorso secolo. Inizialmente abbinato al microscopio, poi al microscopio e all’endoscopio e oggi all’esoscopio, che accoppiato ai moderni monitor full HD 4K, rimanda all’operatore un’immagine nitida ed estremamente dettagliata del campo chirurgico maggiorando la precisione di taglio.
Se in ambito oncologico è d’obbligo garantire la radicalità chirurgica, mettendo in sicurezza il paziente, non meno importante è la preservazione d’organo specie in questo particolare distretto, avendo la laringe non solo una funzione fonatoria, ma anche la funzione di garantire la corretta deglutizione e protezione delle vie respiratorie inferiori.
Con prevenzione e diagnosi precoce la funzionalità d’organo è spesso garantita e la gestione complessiva del paziente è molto simile a quella dei pazienti con patologia benigna delle corde vocali. Gli interventi tutti in anestesia generale possono essere programmati con la formula del day hospital. La ripresa della normale alimentazione, della fonazione – eventualmente ottimizzata dal complementare lavoro del logopedista – e delle routinarie attività lavorative e sociali è rapida e senza sequele.
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