Il pneumotorace è una patologia che si presenta in modo improvviso ed è caratterizzata dalla presenza di aria nello spazio pleurico, uno spazio virtuale posto tra i due foglietti pleurici che rivestono il polmone e la parete toracica internamente.
Quali sono i sintomi del pneumotorace e come si interviene in sua presenza?
Ne parliamo con il dottor Emanuele Voulaz, specialista in Chirurgia toracica presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano e presso i centri medici Humanitas Medical Care.
Pneumotorace: che cos’è?
Il pneumotorace è caratterizzato dalla presenza di aria nello spazio pleurico che determina una pressione sul polmone che non riesce a espandersi adeguatamente e collassa. Di conseguenza, si verificano difficoltà respiratorie e dolore durante la respirazione.
Pneumotorace: i sintomi
I sintomi includono:
- dolore toracico improvviso, spesso irradiato alla schiena;
- dispnea;
- tosse secca.
Tuttavia, in alcuni casi, il pneumotorace può essere asintomatico.
Pneumotorace: quali sono le cause?
Il pneumotorace può essere causato da diverse condizioni:
- un trauma, ad esempio quando una costa fratturata provoca una perforazione della pleura o del polmone;
- in alcuni casi può presentarsi spontaneamente (pneumotorace primitivo), a causa della rottura di bolle enfisematose congenite localizzate nel polmone, soprattutto in persone giovani e alte e magre;
- la BPCO o l’enfisema polmonare (forma secondaria).
Un tipo raro di pneumotorace secondario è associato al ciclo mestruale delle giovani donne ed è noto come pneumotorace catameniale.
Cosa fare in caso di pneumotorace?
Nella maggior parte dei casi, il pneumotorace viene diagnosticato tramite una radiografia del torace, e il trattamento consiste nel posizionamento di un piccolo drenaggio per consentire la fuoriuscita dell’aria e la corretta espansione del polmone. In rari casi, se il pneumotorace è di entità lieve e il paziente è asintomatico, può essere sufficiente un’aspirazione dell’aria.
È bene eseguire una TC torace ad alta risoluzione per verificare la presenza di eventuali bolle enfisematose che hanno causato il pneumotorace.
Se persistono perdite di aria, incompleta espansione polmonare o se è già stato diagnosticato un pneumotorace primitivo in passato, può essere indicato un intervento chirurgico mini-invasivo chiamato bullectomia e scarificazione pleurica, effettuato tramite l’utilizzo di una telecamera da 5 millimetri in anestesia generale. Questa procedura comporta l’asportazione delle bolle enfisematose e la parziale abrasione della pleura parietale per permettere una pleurodesi meccanica tra i due foglietti pleurici. L’intervento chirurgico mini-invasivo è solitamente seguito da un ricovero ospedaliero di circa 3 giorni.
Pneumotorace: i tempi di guarigione
La convalescenza dopo il ricovero per drenaggio dura circa 48 ore, e il paziente può riprendere la vita normale sin da subito..
Nel caso di intervento chirurgico, è consigliata una convalescenza di 7 giorni anche se non ci sono controindicazioni per praticare attività fisica a bassa intensità dopo il rientro a casa.
Le principali società mediche internazionali sconsigliano di effettuare voli aerei nel primo mese successivo alla dimissione.
Si può prevenire un pneumotorace?
Diversi studi clinici hanno dimostrato che il pneumotorace spontaneo è aumentato nei giovani adulti fumatori, quindi smettere di fumare è l’unica misura in grado di ridurre l’incidenza di questa patologia.
Nel caso dei pneumotoraci secondari associati a malattie polmonari sottostanti come la BPCO, l’asma o l’enfisema, un adeguato controllo della patologia mediante terapia appropriata contribuisce a ridurre il rischio di pneumotorace.
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