La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo, è la prima barriera tra noi e l’esterno e per questo riveste una fondamentale azione nella protezione dell’organismo, nella percezione del dolore, nella regolazione della temperatura interna e nella sintesi di elementi importanti alla salute come la vitamina D.
Il trascorrere del tempo, eventuali patologie, stili di vita e fattori ambientali come i raggi solari ultravioletti contribuiscono a modificare l’aspetto della pelle, ma l’invecchiamento cutaneo, soprattutto quando precoce, può creare disturbi nella propria percezione individuale e minare il benessere psico-fisico quotidiano della persona.
Da cosa è causato l’invecchiamento cutaneo, come si manifesta e quali trattamenti abbiamo oggi a disposizione per contenerlo? Approfondiamo l’argomento con il dottor Michele Cardone, dermatologo presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano e presso Humanitas San Pio X.
Invecchiamento cutaneo: intrinseco ed estrinseco
L’invecchiamento cutaneo è un processo multifattoriale indotto da fattori intrinseci ed estrinseci.
L’invecchiamento intrinseco è associato all’invecchiamento correlato alle normali cause genetiche, e alla senescenza cellulare, quell’evoluzione biologica per cui i caratteri della cellula cambiano e si interrompe o rallenta la sua replicazione. Le sue manifestazioni cutanee più comuni sono:
- atrofia
- xerosi/pallore
- rughe sottili
- rilassamento cutaneo con ridotta elasticità
L’invecchiamento estrinseco è invece il risultato di fattori ambientali, come le radiazioni ultraviolette (UV), l’inquinamento e stili di vita poco salutari, come una dieta poco equilibrata, l’abuso di alcolici o il fumo. Questo porta alla produzione di radicali liberi, glicazione e carbonilazione delle proteine, danno del DNA. L’invecchiamento estrinseco si manifesta con:
- rughe relativamente grossolane
- grave perdita di elasticità
- depigmentazione cutanea
- iperpigmentazione cutanea
Quali sono gli effetti dell’invecchiamento della pelle
Invecchiamento intrinseco ed estrinseco, chiaramente, tendono a sommare i loro effetti e inoltre, nel tempo, le cellule senescenti si accumulano e alcuni enzimi contribuiscono alla degradazione della matrice extracellulare, ossia quella che potremmo chiamare “impalcatura” del nostro tessuto cutaneo.
L’insieme di tutti questi fattori e manifestazioni, dunque, può essere facilmente visibile a partire da una progressiva riduzione dello spessore sia dell’epidermide sia dello strato adiposo che troviamo al di sotto. La perdita di elasticità della cute, la diminuzione della produzione di sebo, dunque l’aumento di secchezza della pelle e la fisiologica riduzione dei melanociti (le cellule che sintetizzano la melatonina) che rende la pelle più sensibile ai raggi ultravioletti, comportano l’insorgenza di rughe.
In particolare, è proprio l’esposizione eccessiva ai raggi del sole a provocare l’insorgenza di evidenti cambiamenti nell’aspetto della pelle, poiché oltre a intensificare lo sviluppo di rughe, aumentano anche le difformità della pigmentazione, la ruvidezza della cute e la comparsa di macchie rossastre o brune.
Come combattere l’invecchiamento della pelle
Per combattere i sintomi dell’invecchiamento della pelle sono stati sviluppati vari agenti topici e procedure medico-rigenerative, per cui abbiamo oggi a disposizione diverse possibilità per contenere i sintomi più visibili dell’invecchiamento cutaneo e arrivare persino a dei miglioramenti nello stato della cute. Tra i trattamenti a disposizione vi sono infatti peeling chimici, sostanze iniettabili (filler, botox, ecc) o dispositivi medici come laser, ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (HFU) e dispositivi a radiofrequenza (RF). Queste strumentazioni forniscono energia termica al derma reticolare (lo strato superficiale della pelle) e al tessuto sottocutaneo (che invece si trova più in profondità), con contrazione dei tessuti e neocollagenesi, portando a un miglioramento sia della lassità cutanea, sia delle rughe.
Parlando di agenti topici, invece, i retinoidi sono attualmente considerati l’opzione più efficace, poiché aumentano la deposizione di collagene e glicosaminoglicani, molecole deputate alla rigenerazione cellulare, e normalizzano l’organizzazione del tessuto elastico. Il risultato sarà quindi un miglioramento delle rughe sottili, dell’elasticità e delle discromie della pelle.
Infine, è fondamentale utilizzare sempre creme dotate di filtro solare con fattore di protezione (SPF) alto: circa l’80% dell’invecchiamento estrinseco, infatti, è imputabile al photo-aging.
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