“Gli specialisti incontrano i pazienti: terapie avanzate nella malattia di Parkinson”: questo il titolo del seminario aperto ai pazienti e ai loro familiari, ma anche a tutti coloro che desiderano conoscere più da vicino questa malattia, organizzato dal Neuro Center di Humanitas per sabato 26 novembre dalle 10 alle 12, in occasione della Giornata nazionale del Parkinson.
I partecipanti potranno incontrare gli specialisti del Neuro Center che illustreranno le ultime terapie e saranno anche disponibili a rispondere alle domande e ai dubbi.
Il Neuro Center è un centro specializzato nella diagnosi e nella terapia delle patologie neurologiche, da quelle degenerative fino quelle cerebro-vascolari che richiedono un approccio di tipo neurochirurgico. Oltre all’attività clinica, il centro svolge un’importante attività di ricerca per rendere la diagnosi più precisa e più precoce e per sviluppare nuove strategie terapeutiche per i pazienti, alla luce dei risultati ottenuti con la ricerca di laboratorio.
L’impianto di pacemaker cerebrali
Grazie alla terapia farmacologica è possibile tenere sotto controllo i sintomi del Parkinson, la novità in ambito di cura è però data dall’impianto nel cervello di microchip e serbatoi di farmaci a rilascio graduale. Un’altra alternativa terapeutica è rappresentata dalle tecniche di stimolazione profonda del cervello, che prevedono l’impianto di pacemaker cerebrali in pazienti con movimenti involontari come tremori, o con un blocco nel movimento. L’impianto di questi sistemi consente di modulare l’attività delle aree interessate e inficiate dal morbo di Parkinson o da altre malattie del movimento.
A che punto è la ricerca?
Humanitas è impegnato in diversi progetti di ricerca, tra cui uno studio sulle cause della demenza, che sopraggiunge nella fase avanzata della malattia nel 30% dei casi. Si stanno studiando degli indicatori che aiutino a comprendere precocemente quali pazienti svilupperanno più probabilmente demenza. Se infatti sono disponibili diverse terapie per trattare i sintomi del Parkinson, c’è molto lavoro da fare per capire se e come prevenire l’insorgenza della malattia. Gli studi si stanno concentrando sul sistema nervoso autonomo e nello specifico sui nervi che vanno al cuore, perché alterazioni precoci di questi fasci nervosi possono essere collegati con il rischio futuro di sviluppare demenza.
Il morbo di Parkinson
Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa causata dalla progressiva morte delle cellule nervose in un’area chiamata “sostanza nera” che, attraverso il neurotrasmettitore dopamina, controlla i movimenti di tutto il corpo. I sintomi tipici della malattia sono: tremori, rigidità, lentezza nei movimenti e, in fase avanzata, può sopraggiungere anche la demenza.
Le cause della malattia sono ancora sconosciute, anche se si possono ricondurre a fattori ambientali e genetici.
Sono circa 300.000 i pazienti affetti da Parkinson in Italia, soprattutto uomini over 60. Tuttavia, le possibilità odierne di diagnosticare la patologia precocemente, fin dai primi sintomi, sta portando a un progressivo abbassamento dell’età e un paziente su 4 ha meno di 50 anni.
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici