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Otturazione e devitalizzazione: quali differenze?

A diverse persone può capitare di avere mal di denti a causa di una carie. Questa malattia orale provoca la degradazione dello smalto e, nei casi più gravi, può danneggiare il dente al punto da dover ricorrere necessariamente all’estrazione. Esistono due trattamenti specifici, l’otturazione e la devitalizzazione, che permettono di debellare l’infezione batterica e ricostruire la parte del dente danneggiato, pur mantenendo intatta la sua struttura.

Approfondiamo l’argomento insieme al Prof. Roberto Weinstein, Direttore Scientifico dell’Odontoiatria Humanitas.

Che cos’è la devitalizzazione?

La carie può colpire in profondità, al punto da compromettere irrimediabilmente la polpa dentale, ovvero l’insieme di nervi e vasi sanguigni che costituiscono la parte più interna del dente. In questi casi può essere necessario procedere con una devitalizzazione. La devitalizzazione consiste nella rimozione e nella sostituzione della polpa con una resina biocompatibile. 

Questa soluzione permette di debellare il dolore e l’infezione, nonché a restaurare la parte del dente danneggiato riportandolo alla sua forma originale.

Che cos’è l’otturazione?

L’otturazione, invece, permette di ripristinare l’integrità del dente danneggiato da una carie superficiale o moderata. Consiste nella disinfezione dell’area colpita dai batteri e nel riempimento con amalgame e apposite resine. Grazie a questo trattamento è possibile occludere le piccole cavità provocate dalla carie.

Devitalizzazione e otturazione: a cosa servono?

Dopo aver valutato attentamente il singolo caso clinico e l’entità del danno, lo specialista procederà con il trattamento più adatto per rimuovere la carie e ripristinare l’integrità del dente.

Se il dente risulta compromesso solo superficialmente, l’odontoiatra può decidere di intervenire semplicemente con un’otturazione. Infatti, nel caso in cui la polpa non viene intaccata, il dente può essere riportato con facilità alla sua struttura originale attraverso il riempimento degli spazi formati dalla carie.

Quando la carie è particolarmente estesa, invece, e i batteri hanno colpito la parte più interna del dente, il dentista può decidere di procedere con una devitalizzazione, che rimuova la polpa infetta e ripristinarla, debellando definitivamente il dolore.

Sia in caso di devitalizzazione, sia in caso di otturazione, è necessario mantenere intatta l’igiene orale quotidiana e le regolari visite dal dentista, in quanto permettono di prevenire ulteriori infezioni e infiammazioni del tessuto gengivale, che possono aggravare lo stato di salute dei denti. 

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