La terapia delle onde d’urto nei pazienti affetti da tendinopatie: questo il tema dell’intervista che la dottoressa Maria Cristina D’Agostino, ortopedico e traumatologo di Humanitas, ha rilasciato in un’intervista a Life, Obiettivo benessere, in onda su Radio Uno lunedì 25 febbraio.
Le onde d’urto in ambito muscolo scheletrico
Le onde urto sono state introdotte in medicina all’inizio degli anni Novanta per la cura dei calcoli renali, quindi con un effetto puramente meccanico: frantumare i calcoli e quindi scioglierli. In ambito muscolo-scheletrico sono state introdotte poco dopo, ma con un obiettivo diverso, i cui meccanismi d’azione sono stati chiariti nel corso degli anni. In ambito muscolo scheletrico le onde d’urto sono una terapia medica ma vengono impiegate per produrre effetti biologici positivi.
Le onde d’urto sono paragonabili a delle micro vibrazioni: uno strumento ad hoc trasmette all’organismo (dall’esterno) stimolazioni di tipo meccanico e grazie alla capacità genetica delle cellule di rispondervi, si ottengono reazioni biologiche.
Quali sono i vantaggi delle onde d’urto?
In ambito muscolo-scheletrico, l’azione antinfiammatoria è strettamente correlata all’effetto antidolorifico, con un effetto benefico a lungo termine sulla struttura e sul tessuto. Un altro campo più recente di applicazione è quello di rigenerazione del tessuto: grazie alle onde d’urto è possibile stimolare le fratture che non guariscono o rigenerare piaghe, ulcere, ferite.
La terapia con le onde urto è di grande aiuto non solo negli sportivi, ma anche nei pazienti che non hanno risposto a terapie fisiche convenzionali. Rappresentano infatti un ottimo strumento terapeutico, prima di passare a un intervento più invasivo, per esempio chirurgico.
Qual è il ruolo della riabilitazione?
È importante che le onde d’urto siano associate alla riabilitazione: i tendini infatti sono strutture biomeccaniche vitali che mantengono il proprio benessere anche in funzione di un corretto stimolo biomeccanico. In un paziente con tendinopatia è fondamentale pianificare il progetto terapeutico riabilitativo, dove le onde d’urto rappresentano un tassello importante, ma la riabilitazione e gli esercizi specifici contribuiscono alla guarigione, dato che l’esercizio fisico è anabolico, cioè ristrutturante sul tendine.
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