Le informazioni ottenute dalle indagini di Risonanza Magnetica avanzata (trattografia, funzionale, diffusione) vengono combinate per ricostruire un modello dell’organizzazione funzionale del cervello in cui si sta operando, che varia da paziente a paziente. Successivamente in sala operatoria viene acquisita un’ulteriore immagine anatomica, che consente di collocare la mappa funzionale nell’esatta posizione del paziente in quel momento. Un sistema di tracking permette, quindi, al chirurgo di conoscere con assoluta esattezza i suoi movimenti nel campo operatorio, individuando le strutture funzionali e i limiti del tumore. Un dispositivo di stimolazione elettrica e analisi dei dati fornisce informazioni costanti sulle funzioni del cervello associate all’area sulla quale interviene il chirurgo, definendo i limiti reali della resezione chirurgica.
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