Che sia causata da predisposizione genetica o da comportamenti scorretti, la miopia è uno dei difetti alla vista più comuni. Spesso insorge da bambini, magari a causa di sforzi prolungati, come possono essere l’abitudine di leggere con viso molto vicino al testo o con poca luce.
Ma è possibile prevenire la miopia o, quantomeno, limitarne il peggioramento? E i pazienti possono scegliere alternative più a lungo termine rispetto all’utilizzo quotidiano di occhiali e lenti a contatto?
Approfondiamo l’argomento con il dottor Rosario Urso, oculista in Humanitas.
La miopia: un difetto di rifrazione
Quando si parla di miopia, si intende l’impossibilità di mettere a fuoco gli elementi su cui posiamo lo sguardo che sono posti oltre una certa distanza. Questa condizione è causata da un difetto di rifrazione dell’occhio, per cui l’immagine osservata invece di formarsi sulla retina si forma davanti ad essa. Non a caso, infatti, chi soffre di miopia è dotato di una buona visione da vicino, mentre risultano sfocati gli oggetti lontani.
La gravità del difetto visivo si misura in diottrie, ossia dei numeri preceduti dal segno meno: gli stessi che troviamo indicati nella prescrizione di un paio di occhiali o delle lenti a contatto. Se la miopia va da 0 a -6 è definita scolare o leggera, mentre se supera le -6 diottrie è considerata grave o patologica e può peggiorare fino a raggiungere il valore di -30 diottrie.
I sintomi e le cause della miopia
Incapacità di vedere gli oggetti lontani, ma anche abitudine a strizzare gli occhi, mal di testa ricorrenti e fastidio di fronte alla luce: questi sono i sintomi più comuni della miopia. Quando insorge in bambini tra i 5 e i 6 anni, si parla di miopia patologica, mentre se insorge in età adolescenziale generalmente non supera le sette diottrie e si stabilizza alla fine dello sviluppo.
La miopia può essere determinata da una predisposizione familiare e, dunque, ripresentarsi di genitore in figlio, ma può anche essere causata da sforzi prolungati: come i lavori di precisione che costringono a tenere per lungo tempo un oggetto dinnanzi agli occhi, o la lettura con luce scarsa.
È possibile prevenire la miopia?
Poiché la miopia può manifestarsi anche per cause genetiche, non è possibile prevenirla del tutto. Ci sono una serie di fattori a cui, però, si può fare attenzione, in modo da ritardarne l’insorgenza o limitarne la gravità. Ai genitori viene dunque raccomandato di sincerarsi che i figli non affatichino gli occhi durante la lettura, per esempio assicurandosi che abbiano un’illuminazione adeguata e che mantengano una distanza di circa 30 centimetri tra il libro e il volto. Anche moderare le ore che i bambini e i ragazzi passano davanti agli schermi è importante.
Si consiglia poi di passare del tempo all’aria aperta, in modo da costringere l’occhio a sfruttare la messa a fuoco da lontano e il campo periferico. In questo modo viene limitata la tendenza degli occhi ad abituarsi alle brevi distanze, che avviene invece quando si passa troppo tempo in ambienti chiusi.
Curare la miopia: dagli occhiali alla chirurgia
Il modo più comune di ovviare alla miopia è l’utilizzo di occhiali e lenti a contatto, oggi però abbiamo a disposizione tecniche che possono aiutare a correggere a lungo termine questo difetto visivo. Si tratta della chirurgia refrattiva con laser a eccimeri, che rimodella la curvatura della cornea: un intervento utile non solo per la miopia ma anche per altri difetti come l’astigmatismo e l’ipermetropia. Non tutti però possono essere sottoposti a questo intervento, perciò è necessario valutare se intraprendere questo percorso dopo il consulto con uno specialista.
Un altro metodo per correggere la miopia è l’inserimento permanente di lenti intraoculari. Sono lenti simili a quelle a contatto, introdotte all’interno dell’occhio tramite una microincisione. Anche l’applicazione delle lenti intraoculari non è adatta a tutti i soggetti e per procedere con l’intervento è necessario il consulto di uno specialista.
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